Mentre l'Europa difende in modo compatto la capitana della Sea-Watch Carola Rackete, ai domiciliari per resistenza o violenza contro nave da guerra dopo aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza durante l'attracco a Lampedusa, in Italia si discute sulla condotta della comandante. "È una criminale", aveva detto il vicepremier Matteo Salvini. "Atto gravissimo, Rackete ha violato le leggi dello Stato", ha precisato la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. "Va processata, ma bisogna fermare l'escalation di insulti. La politica deve capire la rabbia, non alimentarla", ha puntualizzato l'altro vicepremier Luigi Di Maio. Previsto tra domani e martedì l’interrogatorio di garanzia per Rackete.