M5s espelle la senatrice Paola Nugnes. Fico: “Ne farà sempre parte”

La decisione presa in seguito alle "sue dichiarazioni e delle reiterate violazioni dello Statuto e del regolamento del gruppo parlamentare"

Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle Stefano Patuanelli ha comunicato al presidente del Senato e alla diretta interessata l'espulsione di Paola Nugnes dal gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle al Senato. Lo si legge sul blog delle Stelle.

Il blog spiega che "la decisione è stata presa, sentito il Direttivo, prendendo atto delle sue dichiarazioni e delle reiterate violazioni dello Statuto e del regolamento del gruppo parlamentare poste in essere da Paola Nugnes, ad esempio il fatto di aver votato in contrasto al gruppo 131 volte, per le quali era aperta da tempo una procedura disciplinare nei suoi confronti". "A queste – sottolinea il Movimento nel post – si è aggiunto nella seduta di ieri, il voto contrario alla fiducia al Governo presieduto da un presidente del Consiglio dei Ministri espressione del MoVimento 5 Stelle, in violazione dell'art. 3 del Codice Etico". 

Ma il rpesidente della Camera Roberto Fico prende le parti della parlamentare: "Paola Nugnes sarà sempre Movimento perché il Movimento è un sentire e niente può cancellare 12 anni di lavoro, progetti, coraggio vissuti insieme. 12 anni di strada percorsa fianco a fianco. Se il Movimento è qui oggi lo si deve anche al tassello messo da Paola e non si può far finta di non vederlo".

La stessa Nugnes commenta così la sua espulsione: "Se il criterio su cui si basa l'invito alle dimissioni è quello della fedeltà al programma elettorale e ai principi del Movimento, allora non sono io a dovermi dimettere, ma quanti lo hanno dimenticato o abiurato, causando il crollo di consensi a cui abbiamo assistito alle ultime europee. E lasciamo correre il fatto che in base a quello stesso Statuto in forza del quale mi hanno espulso, dovrebbe essere espulso anche chi è stato la causa principale della perdita di sei milioni di consensi. Io sento di rappresentare idealmente questi elettori e tutti coloro che ancora sono fedeli ai vecchi principi, quelli del Non Statuto del MoVimento del 2009 e degli ideali che hanno dato inizio al MoVimento. Mi possono espellere dal Gruppo, ma nel gruppo degli indipendenti rappresenteró comunque il MoVimento 5 Stelle del 2009, quello che ha elaborato il programma votato nel 2017 dagli iscritti e che una concezione aziendalista vorrebbe rottamare assieme a tanti principi e tanti ideali. Ma è comunque singolare che l'espulsione dal Gruppo sia motivata dalla violazione del vincolo di mandato introdotto dall'art. 3 del cosiddetto codice etico e cioè in base ad un'imposizione incostituzionale e che una tale decisione venga recepita dall'Ufficio di Presidenza del Senato, senza alcuna obiezione sulla costituzionalità di un Regolamento di Gruppo che consente al Capogruppo di espellere un senatore per violazione del vincolo di mandato. Chiedo dunque che la Presidente Casellati prenda posizione pubblica sulla cogenza di una norma statutaria che si pone in aperto contrasto con l'art. 67 della Costituzione, essendo inammissibile che le guarentigie poste dalla Carta fondamentale sia vanificate da un codicillo da regolamento aziendale"