Via libera alle telecamere in asili e case di cura. Le Commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato, che stanno esaminando il decreto sblocca cantieri, hanno dato l'ok all'emendamento che istituisce un fondo per finanziare l'installazione di sistemi di videosorveglianza in strutture con bambini, anziani o disabili. Per la soddisfazione di Matteo Salvini, che esulta: "Altra promessa mantenuta!"
Telecamere – Nel testo dell'emendamento si legge che, "al fine di assicurare la più ampia tutela a favore dei minori nei servizi educativi per l'infanzia e nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie, nello stato di previsione del ministero dell'Interno è istituito un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2019 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024 ". Le risorse serviranno alla "installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso presso ogni aula di ciascuna scuola, nonché per l'acquisto delle apparecchiature finalizzate alla conservazione delle immagini per un periodo temporale adeguato". Un eguale ammontare di risorse viene stanziato "al fine di assicurare la più ampia tutela a favore delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno".
Case temporanee nei comuni terremotati – Nei comuni di Catania e Campobasso colpiti dal terremoto saranno facilitate le procedure per l'installazione di strutture abitative temporanee, in modo da evitare l'abbandono del territorio.
Il vertice a palazzo Chigi – Prima dell'esame in Senato si è svolto un vertice di circa due ore e mezza a palazzo Chigi. "Stiamo lavorando, finiamo in commissione", ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo M5s a Palazzo Madama, dopo l'incontro.
A presiedere la riunione è stato il premier Giuseppe Conte, hanno partecipato il ministro Danilo Toninelli, i viceministri all'Economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi e i relatori del provvedimento nelle commissioni parlamentari.
Tav – "Noi non abbiamo ritirato nessun emendamento, l'emendamento della Lega resta in Aula e adesso stiamo cercando di affrontare il tema per cercare di portarlo a compimento", ha fatto sapere al termine del vertice il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, riferendosi alla proposta di modifica sulla Tav preparata dal Carroccio. Il ministro pentastellato Danilo Toninelli, presente alla riunione, all'uscita sottolinea che su Tav "non cambia assolutamente nulla", nemmeno dopo il voto per il Parlamento di Strasburgo. A dire il vero, proprio all'indomani delle Europee, Luigi Di Maio aveva detto che il dossier Tav "è nelle mani del presidente del Consiglio Giuseppe Conte", e che il contratto di governo chiede "una ridiscussione integrale dell'opera", che verrà fatta tramite un confronto tra lo stesso Conte e il presidente francese Emmanuel Macron. Proprio in queste ore, peraltro, sono scaduti i termini per le imprese per presentare le candidature agli 'Avis de marchés' dei lavori di completamento del tunnel di base. Nei prossimi giorni avrà inizio la selezione delle imprese ammesse a presentare un'offerta. Ci vorranno fino a tre mesi. Quindi, prima di far partire i capitolati di spesa, ci sarà un passaggio con i governi di Roma e Parigi. Insomma, c'è tempo per rimandare ancora la discussione.
Rixi – Ma Romeo non si è limitato a parlare di emendamenti. Sul processo Rixi "ci aspettiamo qualcosa di positivo, perché confidiamo nella giustizia" ma anche nell'eventualità di una condanna, il sottosegretario ai Trasporti "sta al suo posto", ha chiarito il leghista. Al suo fianco c'era proprio Rixi, che ai cronisti ha detto: "Siamo una squadra, decidiamo tutti assieme". A quel punto Romeo ha aggiunto: "Ma la Lega ha già deciso".

