"Ho sentito Giuseppe Conte, abbiamo deciso di convocare il prima possibile un vertice di governo"
"Per noi le elezioni europee sono andate male e da queste elezioni noi impariamo una grande lezione. Impariamo e non molliamo". Ammette la sconfitta il leader M5S Luigi Di Maio, che, durante una conferenza stampa al ministero dello Sviluppo economico, aggiunge: "Ho sentito Giuseppe Conte, abbiamo deciso di convocare il prima possibile un vertice di governo". Il pentastellato poi precisa: "Ho sentito Grillo e Casaleggio… Nessuno ha chiesto le mie dimissioni. Si vince insieme, si perde assieme. Siamo tutti d'accordo che il Movimento deve riorganizzarsi, assieme, ma nessuno ne ha fatto una questione di teste da far saltare".
La situazione all'interno dell'esecutivo è senza dubbio problematica ma Di Maio fa sapere che "non rinunceremo mai a dire quando non siamo d'accordo, in ogni caso il movimento continuerà a tenere fede alle sue promesse. Saremo sempre argine a quello che non ci va bene".
Passando agli argomenti caldi, in particolare autonomia e grandi opere, il leader 5S decide per il momento di non sbilanciarsi: "Se si deve fare l'autonomia non deve creare una scuola di serie C, come la si scriverà dipenderà dai nostri vertici di governo". E la Tav "è un dossier in mano al presidente del Consiglio".
Incontro al Mise – Intanto è in corso al Mise un incontro tra Di Maio e diversi esponenti pentastellati, tra cui Gianluigi Paragone e Alessandro Di Battista, secondo cui "è un incontro per vedere le cose da fare". Si tratterebbe di una 'war room' dei 5Stelle all'indomani della disfatta alle Europee.
"Non è una problematica di chi, ma di cosa serve fare", ha detto Di Battista parlando con i cronisti. "Se le persone non sono andate a votare, la colpa è esclusivamente nostra", ha aggiunto, spiegando che "nel M5S siamo sempre stati capaci di combattere l'astensionismo, quindi" non dobbiamo prendercela con i cittadini". Alla domanda se avesse ancora fiducia in Di Maio, l'ex deputato è entrato al dicastero, senza rispondere.
Oltre a Di Battista e Paragone sono arrivati al Mise: il sottosegretario alla presidenza Del Consiglio Stefano Buffagni, il suo collega Vincenzo Spadafora, il ministro ai Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, la senatrice Paola Taverna e il capogruppo M5S a Palazzo Madama, Stefano Patuanelli, e quello alla Camera, Francesco D'Uva. Ci sono anche Rocco Casalino e Augusto Rubei, responsabili per la comunicazione pentastellata.