Salvini continua a spingere per l'approvazione in Cdm, ma lo stesso sottosegretario leghista ritiene improbabile una convocazione nel pomeriggio

"È giunta ai miei uffici una versione riveduta" del decreto sicurezza bis "ieri pomeriggio. Nella nuova versione mi sembrano superate le criticità emerse", queste le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte dopo il faccia a faccia con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. Matteo Salvini aveva fatto sapere martedì che il testo era stato limato, spingendo quindi per l'approvazione in Consiglio dei ministri. "Il decreto – ha detto – è pronto, l'immigrazione è una minima parte, sono 18 articoli. Il più importante è quello della lotta alla camorra. Metteremo i soldi per assumere 800 ragazzi nei tribunali. C'è un provvedimento che riguarda la violenza negli stadi"

Tuttavia, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ritiene improbabile una convocazione del Cdm nel pomeriggio. "Non credo –  dice all'incontro con la stampa estera – penso che prima ci debbano essere dei passaggi procedurali ancora significativi". 

Poi torna sullo scontro con Conte, definito troppo di parte: "Io non accuso nessuno ma dico che così non si può andare avanti. Lo si può fare se dopo le Europee si torna a lavorare". E ancora: "Io parlo poco e rifletto abbastanza. Ho solo detto che se il governo del cambiamento deve fare il cambiamento non può vivere di stallo ma fare le cose".

Il riferimento è ancora una volta al sicurezza bis, fortemente voluto da Salvini ma su cui anche Luigi Di Maio continua a chiedere prudenza: L'ok "dipende da quali sono le questioni di costituzionalità che saranno poste al Quirinale. Ieri il decreto è cambiato, quindi l'altroieri abbiamo fatto bene ad essere prudenti. Sono scomparse le multe. Non bisogna avere fretta elettorale, abbiamo 4 anni davanti di governo. Se nei prossimi giorni verranno eliminati i vizi di costituzionalità, allora si va avanti. Per me ci devono essere più soldi per i rimpatri". 

 

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