Il numero uno di Confindustria Piemonte intervistato dal direttore Vittorio Oreggia e da Valentina Innocente
Torna l'appuntamento con PoliticaPresse. Oggi è il turno del presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, intervistato dal direttore Vittorio Oreggia e da Valentina Innocente.
Dopo il ministro dell'interno Matteo Salvini, il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, la leader di Civica Popolare ed ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, il capogruppo M5S alla Camera Francesco D'Uva, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, Maurizio Martina (Pd), il sottosegretario Vito Crimi (M5s), la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (Fi), il senatore Matteo Richetti (Pd), la sottosegretaria al Mef Laura Castelli (M5s) il deputato e candidato alle primarie Francesco Boccia (Pd), il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, l'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, il senatore espulso dal M5s Gregorio De Falco e il sottosegretario al Lavoro in quota Lega Claudio Durigon, PoliticaPresse riapre le porte della redazione con gli uomini e le donne della politica italiana. L'intervista è trasmessa in diretta sul sito e sulla pagina Facebook di LaPresse.
Tav – "Non è un se o ma ma un quando e io spero il prima possibile. La Lega si è espressa in modo chiaro sull'importanza dell'opera, è una scelta di buonsenso. Non possiamo dimenticare che il Piemonte è al centro delle rotta est-ovest e nord-sud. Le grandi infrastrutture sono il modo migliore per uscire dall'isolamento storico. Il suggerimento ai politici è di andare a Chiomonte, ma anche in Francia per vedere quanti lavori in più sono stati fatti. Hanno già scavato 10 km tunnel. Ammirate il tempo che avete perso in diatribe inutili".
Iva – "L'aumento dell'Iva sarebbe rovinoso. E' fondamentale fare qualcosa per evitarlo. Provocherebbe una grandissima depressione a livello di consumi".
Governo – "Sono convinto che se la Lega dovesse fare un ottimo e pesante risultato e i 5 stelle fossero sotto il 20%, allora gli equilibri si sposterebbero talmente tanto che nella migliore delle ipotesi ci sarebbe un rimpasto di Governo, nella peggiore nuove elezioni o un nuovo Governo. Se le cose invece rimanessero come nelle previsioni, allora si manterrebbe tutto così. Ma non so se sarebbe positivo che continuasse questo governo. Al di là dei punti del contratto, su tutto il resto c'è una completa difformità di vedute. Nel medio-lungo termine non credo faccia bene al Paese".
Piemonte – "Nessuno mi ha offerto nulla in via ufficiale. Ho ancora un anno come presidente di Confindustria.E' un lavoro che mi entusiasma, quindi la risposta è no, anche se ringrazierei e sarei lusingato".
Via della Seta – "La Cina è uno Stato da due miliardi di persone, è un'opportunità commerciale straordinaria. La Via della seta può funzionare, purché non sia a senso unico ma con un flusso merci da entrambe le parti".
Dazi – "Io sono libertista e contrario ai dazi. Le guerre commerciali hanno danneggiato chi le ha subite ma anche chi le ha intraprese. L'economia americana sta andando bene, ma non so quanto il merito sia di Trump e quanto invece delle strutture interne all'economia americana, dove ci sono maggior liberismo e minore burocratizzazione".
Migranti – "Anche l'Africa può essere un'opportunità per la nostra crescita. Per risolvere i problemi di immigrazione ci vorrebbe veramente un piano Marshall serio, che possa permettere di sviluppare il continente. Non si tratta di beneficenza ma di un'iniziativa imprenditoriale".
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