Salvini: “Dobbiamo sforare il 3%”. Di Maio: “Sparate irresponsabili, fanno aumentare lo spread”

Botta e risposta infuocato sul rapporto deficit-Pil e il differenziale Btp-Bund torna a 280. Giorgetti: "Se litigi proseguono oltre il 26 sarà insostenibile"

Non c'è pace tra i due alleati di governo Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il nuovo battibecco si incentra sullo sforamento del rapporto deficit-Pil, con il leghista che durante la registrazione di 'Porta a Porta' dice: "Non si potrà, si dovrà sforare il 3% del Pil. I vincoli europei stanno affamando milioni di italiani".

Dichiarazioni che hanno fatto salire il differenziale Btp-Bund a quota 280, facendo allarmare di conseguenza il leader M5S: "Mi sembra abbastanza irresponsabile far aumentare lo spread in quel modo, parlando dello sforamento del rapporto debito-Pil, che è ancor più preoccupante dello sforamento del rapporto deficit-Pil. Questo è un Paese che ha 300 miliardi di evasione fiscale, un paese che ha grandi evasori da cui poter recuperare un sacco di risorse…", rimarca il vicepremier. Poi l'affondo: "Prima di spararle sul debito-Pil mettiamoci a tagliare tutto quello che non è stato tagliato in questi anni di grande evasione, di la spending review da un punto di vista strutturale anche degli enti locali che sprecano molto". 

Per Di Maio, "piuttosto che annunciare, bisogna stabilire un metodo di lavoro, tagliare gli sprechi e combattere la grande evasione. Serve sempre un dialogo con la Commissione europea, altrimenti torniamo a dicembre e anche Salvini lo sa".

Sulle tensioni nel governo interviene anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti: "Se sono esausto della convivenza con il M5s? Non è che non è vero, certo è difficile, è complicato. Le situazioni complicate esigono tempo. Alla fine, uno esausto si lascia andare a questi stati d'animo". E avverte: "Questo stato di litigiosità è evidente a tutti. E' chiaro che se prosegue oltre il 26 maggio diventa insostenibile".