Milano, 3 mag. (LaPresse) – "Non è vittoria né sconfitta di alcuno.
Non si può gioire quando un collega viene giustamente invitato a dimettersi. Mi spiace per lui, ma vanno tutelate le istituzioni e l'immagine del governo del cambiamento. Noi abbiamo bisogno della fiducia degli italiani, che ultimante la politica aveva perso. Lui non avrebbe potuto lavorare sereno al mio ministero, che incuba il 40% degli investimenti, e non sono pochi. Noi speriamo che non si voti in cdm, non servono al governo né all'Italia bracci di ferro, spero che lui capisca e accetti la decisione di Conte". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, intervenendo a 24 Mattino su Radio24, riferendosi al caso del sottosegretario Armando Siri. "Lui ha tutto il diritto della presunzione di innocenza, ma noi non possiamo permetterci ombre. La fiducia dei cittadini viene anche dalla coerenza. Il premier ha fatto la scelta giusta. L'emendamento era retroattivo e andava ad avvantaggiare un'azienda in particolare. Sono convinto che anche Salvini capirà che a questo era legato il futuro di questo governo. Questo è un passaggio fondamentale", ha concluso Toninelli.