Boom per il Brexit Party di Farage. Sul fronte nostrano sale il M5S, nuovo calo per il Pd
Ultime proiezioni diffuse dal Parlamento Europeo prima delle elezioni di fine maggio. Ma, al di là dei risultati, quello che salta all'occhio è che, per la prima volta, i dati tengono conto della partecipazione del Regno Unito al voto, vista la complicata situazione sulla Brexit. E, forse proprio per questo, oltremanica è boom per il Brexit Party di Nigel Farage che con il 13,5% otterrebbe 10 seggi. Terzo nel Paese dopo i Labour con il 26,5% (19 seggi) e i Conservatori con il 16,5% (12 seggi).
Tornando nei nostri confini, i risultati cambiano poco rispetto a fine marzo. La Lega è ancora il primo partito in Italia con il 31,4% e 26 deputati eletti. In aumento, quindi, rispetto a questa legislatura (6 seggi) ma in leggero calo rispetto al 32,2% delle ultime proiezioni. Il Carroccio rimane stabile al secondo posto nei partiti di tutta Europa, subito dietro alla Csu/Cdu che dovrebbe conquistare 30 seggi. In crescita il Movimento 5 stelle con il 21,5% delle preferenze che gli concederebbe 18 seggi (20,9% a marzo). Perde nuovamente terreno il Pd con 16 deputati e il 20%. Otto seggi per Forza Italia con il 10,1% e 4 per Fratelli d'Italia al 4,8%.
A livello di gruppi, in calo sia il Ppe sia S&D. Entrambi segnano un -5% rispetto alla situazione attuale dell'Europarlamento. Nonostante questo il Partito popolare rimane il primo con 180 deputati e S&D secondo con 149. In crescita Enf (che comprende la Lega) con l'8,3%, l'Efdd (di cui fa parte il Movimento 5 Stelle) con il 6%, Alde 10,1% e Verdi a 7,6%. A poco più di un mese dalle elezioni, comunque, sembrerebbe difficile un cambio radicale dell'assetto del Parlamento europeo rispetto ad oggi. Popolari, Socialisti e liberali dell'Alde rimangono la maggioranza.
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