Il ministro dell'Interno nuovamente contro la sindaca che replica: "Ho le spalle larghe e non mi spavento facilmente"
Matteo Salvini all'attacco di Virginia Raggi per il degrado a Roma. "Occorre uno scienziato per portare via la spazzatura?", chiede ironico il leader della Lega che domenica partecipa alla prima convention del Carroccio nella Regione Lazio. Il ministro dell'Interno poi snocciola gli altri problemi derlla Capitale. "Le metropolitane, i parcheggi, la manutenzione delle strade, manca la cura quotidiana", sottolinea Salvini che poi aggiunge: "Raggi inadeguata? No, ho invitato a votarla ma adesso mi fermano e mi dicono: quando mai…"
Il ministro dell'interno rincara poi la dose: "Ieri era l'unico giorno dove le macchine a Roma giravano senza fermarsi. La Raggi ci è rimasta male ma bisogna avere le spalle larghe. Se uno sceglie di fare il sindaco o il ministro deve capire cosa è in grado di fare e cosa no. Non può essere il ministro dell'Interno a smaltire la monnezza che seppellisce Roma o far ripartire le metro ferme. Sessanta milioni di italiani non possono pagare per l'incapacità".
Piccata risponde la sindaca: "A Salvini voglio dire che ho le spalle larghe e non mi spavento facilmente. Io le villette dei clan mafiosi le ho abbattute, dopo decenni anni di silenzio delle precedenti giunte: otto case del clan Casamonica buttate giù dalla ruspa. Chiariamolo ancora una volta: non facciamo sborsare un euro in più allo Stato e alle altre amministrazioni per il vecchio debito di Roma. Anzi facciamo risparmiare agli italiani e ai romani 2,5 miliardi di euro, tagliando i folli tassi di interesse delle banche su quei 13 miliardi di debito che hanno fatto le precedenti amministrazioni di Roma. Da quando ci siamo noi, il debito è addirittura sceso perché noi teniamo i conti in ordine e non ne facciamo altro. Noi riduciamo i debiti fatti dagli altri e alleggeriamo le tasse ai cittadini".
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