Il vicepremier 5S a Rtl commenta la dichiarazione riportata dal quotidiano: "Uomini soli al comando che hanno fatto danni ne abbiamo visti tanti"
"La frase attribuita dal quotidiano La Repubblica a Matto Salvini 'qui comando io' "sarebbe grave. Spero la smentisca". Non usa mezzi termini il vicepremier Luigi Di Maio, parlando dell'alleato di governo e delle continue tensioni all'interno della maggioranza. "Se fosse vera non lo riconoscerei", continua, intervenendo su Rtl 102.5. "Penso che il governo debba andare avanti. Oggi non si devono minacciare le crisi", sottolinea ancora il ministro del Lavoro. "Uomini soli al comando che hanno fatto danni ne abbiamo visti tanti". Un discorso ribadito dal M5S, che afferma: "Ci auguriamo una smentita. Se c'è qualcuno che comanda per noi sono gli italiani".
Ed ecco che arriva la replica di Salvini: "'Repubblica' è un costante pesce d'aprile, il pensiero mio è mio, c'è un presidente del Consiglio, c'è una squadra, comandano gli italiani, comanda il contratto di governo".
"Se io dovessi alzarmi la mattina smentendo titoli inventati di questo o quel giornale – aggiunge – passerei la giornata a fare questo. Invece faccio il ministro, mi occupo di mafie, di usura, di immigrazione. Se il problema immigrazione rimane sotto controllo possiamo combattere senza quartiere la nuova emergenza che è quella della droga".
Il leghista ribadisce poi che il governo non è affatto ai ferri corti: "No, come si dice a Oxford sono 'cassate'… che leggo sui giornali dal primo giorno che abbiamo giurato come ministri. Dicono dal primo giorno che siamo litigiosi, fascisti, razzisti… Dopo nove mesi gli italiani hanno toccato con mano: abbiamo fatto tante cose e tante le stiamo preparando. Il governo va avanti. Al di la' delle chiacchiere che posso fare con il presidente Conte davanti a un buon bicchiere di rosso nelle campagne fiorentine, figurarsi se mollo", dice, intervistato dall'emittente fiorentina Lady Radio.
Tria – In merito alle indiscrezioni sulla volontà del M5S di chiedere le dimissioni di Giovanni Tria, Di Maio commenta: iI ministro dell'Economia "può stare tranquillo". "L'unica cosa che penso – aggiunge – è che deve essere firmato il prima possibile il decreto sui truffati dalle banche. Ci abbiamo lavorato otto mesi. Per noi è fondamentale".
Famiglia – Passando poi al capitolo famiglia, il leader pentastellato annuncia: "È il momento di mettere nel prossimo Def provvedimenti per un piano di aiuti alle famiglie sul modello francese: 50% sconto sui pannolini, 50% sulle spese per la baby sitter, un coefficiente famigliare che abbatte l'Irpef a seconda di quanti figli hai".
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