Il leader del M5S risponde puntigliosamente alla Lega. "Non possiamo impegnare i soldi degli italiani in un progetto che non ci convince e la cui ridiscussione è nel contratto di governo". Polemico sulla "testa dura" e sul "ne riparliamo lunedì" di Matteo Salvini
"Non si possono spendere i soldi degli italiani su un progetto che come la Tav che dobbiamo ridiscutere alla luce dell'analisi costi benefici. E non è questione di avere la testa dura. Questi sono discorsi da bambini. Qui ci si deve sedere intorno a un tavolo e ridiscutere l'opera e non far partire i bandi che, da lunedì, impegnerebbero i soldi degli italiani. E non mi si può dire: ci rivediamo lunedì. Questi sono i giorni decisivi". Luigi Di Maio non usa mezzi termini e, nella conferenza stampa convocata oggi pomeriggio a Palazzo Chigi sulla vicenda della tav, attacca direttamente Salvini e chiarisce il punto di vista del M5S a partire dalla constatazione che "Non c'è accordo nel governo" e dal suo stupore per il fatto che la Lega abbia messo in discussione il governo a partire dalla questione Tav.
Ma se per Di Maio la crisi ancora non è aperta, il sottosegretario pentastellato Stefano Buffagni attaca: "Cosa sta succedendo è chiaro: non è c'è da aprire una crisi, credo sia già aperta. Lo avevano scritto tante volte, adesso un po' di difficoltà c'è e lo diciamo apertamente". Salvini frena: "Nessuna crisi di governo e nessuna nostalgia del passato, lavoriamo per unire e per dare lavoro, sviluppo e futuro all'Italia. Col buonsenso si risolve tutto".
La posizione di Di Maio si può riassumere così: 1) non siamo stati contrari alla Tav per motivi pregiudiziali. Lo siamo alla luce dell'analisi costi-benefici"; 2) Dobbiamo ridiscutere il progetto con la Francia e l'Unione Europea; 3) Non si può mettere a rischio il governo per un'opera la cui ridiscussione è nel contratto di governo; 4) i bandi non possono partire perché lunedì non può essere presa una decisione che impegna i soldi degli italiani su un'opera che non ci convince; 5) noi abbiamo sempre rispettato il contratto votando cose che non ci convincevano del tutto come la legittima difesa. Non si può mettere a rischio il governo su questo; 6).Non si può rimandare tutto a lunedì. Si devono usare questi due giorni per discutere tutto e arrivare a una soluzione prima di lunedì. Tutti aspetti che vanno più o meno direttamente in contrasto con le posizioni espresse in questi giorni da Salvini.
Non si può mettere a rischio il governo – "Non si può mettere a rischio il governo per un punto che è nel contratto di governo: è un paradosso – ha detto il vicepremier – Lo dico anche agli elettori della Lega: cosa poteva accadere se avessi messo in discussione la legittima difesa che non ho fatto e non farò, o il decreto sicurezza e altri provvedimenti che allora quando abbiamo scritto questo bellissimo atto Di governo sono entrati in quota Lega? Vi sareste arrabbiati ed è per questo che c'è un certo disappunto nel Movimento, perchè ci siamo battuti per mettere nel contratto questo".
No a rinviare a lunedì – "Non mi si può dire (come ha detto Salvini; ndr): ci vediamo lunedì. La giornata di oggi dobbiamo lavorare ancora per ridiscutere l'opera nel pieno rispetto della posizione francese e continuare a lavorare per evitare di vincolare soldi degli italiani".
Conte – "Conte lo conosco da tempo non si è mai schierato sulla Tav, I dubbi sono nati da un processo scevro da qualsiasi ideologia. A lui ho chiesto di lavorare perché non vengano vincolati soldi degli italiani ad un'opera da ridiscutere. Il M5S è compatto su questa posizione".
Come bloccare i bandi – "Quello che c'è nel contratto si porta a casa e finora è stato così. Io sto lavorando con i tecnici, come Conte per far sì che questo risultato vada in porto. Blocco bandi? Se c'è accordo la strada tecnica c'è sempre, ad ora non c'è". Di Maio si è posto il problema di un voto in cdm: "Voto in cdm su decreto per bloccare i bandi? Sono allo studio tutte le soluzioni tecniche, non è un problema di metodo e non è neanche una prova di forza, che potremmo anche provare. Io sono leale al contratto di governo e chiedo lealtà. I tecnici sono al lavoro per fare in modo che non si impegnino soldi degli italiani. Sono tutti al lavoro, compreso Conte. In questa situazione in stallo stiamo parlando di qualcosa di più grande, ovvero il destino del governo",
Salvini non decide da solo – "Il fatto che su due vice premier e un presidente del consiglio in due siano critici con la Tav, non può portare a una situazione in cui decide solo chi è favorevole alla Tav, perché non funziona così. Altrimenti nei prossimi mesi potremo avere seri problemi sulle altre analisi che andremo a fare".
Questione politica – "Noi abbiamo le soluzioni tecniche per evitare di impegnare i soldi degli italiani. L'obiettivo è trovare un accordo, la questione è politica"
Gli 800 milioni – "800 milioni persi dalla Ue senza i bandi? Se qui si lavorasse insieme per dire 'c'è la ridiscussione dell'opera e non facciamo partire i bandi' avremmo gli strumenti per interloquire con Bruxelles ed evitare danni alle casse dello Stato – dice Di Maio – Con eventuale voto in aula cade governo? Io credo che i processi costituzionali parlino chiaro, il tema oggi non si pone".