Lo ha detto il segretario uscente Maurizio Martina:"Il governo è ostaggio della sua stessa propaganda". La dura replica del M5S: "Siete marionette". Anche da Fratelli d'Italia e Forza Italia arrivano preoccupazioni e attacchi al ministro

Il Pd annuncia una mozione di sfiducia "personalizzata" contro il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sulla vicenda della Tav, che sarà discussa in Senato la prossima settimana. Per il Pd, dopo la relazione costi-benefici, la "giravolta" di Conte che chiede un altro parere smentendo il suo ministro, la misura è colma: "Il ministro Toninelli prima va a casa è meglio è per il Paese. – dice il segretario uscente e candidato alle primarie, Maurizio Martina – E' venuto il tempo di presentare una mozione di sfiducia a Toninelli dopo la farsa della relazione costi-benefici sulla tav, dopo la giravolta di Conte che smentisce il suo ministro, dopo l'invenzione della mini tav che non esiste ma è usata dalla Lega per prendere ancora in giro gli italiani. Dopo aver bloccato i bandi per mesi ora Toninelli farfuglia lo sblocco salvo dire che ha tempo sei mesi per revocarli. Una follia dopo l'altra. L'unica realtà è che il paese a causa di questo governo perde 75 milioni di euro al mese sulle infrastrutture, i cantieri sono bloccati e i lavoratori a casa. Prima Toninelli se ne va e meglio è davvero per tutti". 

E Martina insiste: "Abbiamo un governo ostaggio della propria propaganda, anche sulla Tav. Noi chiediamo le dimissioni di Toninelli, presenteremo una mozione di sfiducia: dopo il balletto allucinante dell'analisi costi benefici, modificata a piacimento in base alle richieste di Salvini e Di Maio, e nel frattempo l'Italia perde 75mln di euro di finanziamento ogni mese per l'irresponsabilita di Toninelli, questo è inaccettabile, prima se ne va e meglio è ".

Coltorti (M5S) – Pesante la reazione del M5s: "Visto che siamo nei giorni di Carnevale, la mozione di sfiducia a Toninelli ha tutta l'aria della carnevalata – attacca il presidente della Commissione Trasporti del Senato Mauro Coltorti –  le marionette ammaestrate del Pd dovrebbero dirci quale cantiere avrebbe fermato in questi mesi il ministro delle infrastrutture. Il problema è che non lo sanno, visto che dell'attività parlamentare si disinteressano e fanno finta di non vedere ciò che questo governo sta facendo. La verità è che giusto l'altro ieri sono arrivati gli 11 miliardi di euro di ProteggItalia per aprire cantieri – quelli sì utili – in chiave anti-dissesto idrogeologico, mentre lo stesso Toninelli sta lavorando notte e giorno per arrivare più rapidamente possibile alla norma sblocca-cantieri, per liberare gli oltre cento miliardi di euro già stanziati in opere pubbliche rimasti fermi nei gangli burocratici che proprio i governi precedenti hanno creato. Quanto alla Tav, Toninelli sta soltanto cercando di evitare che si gettino alle ortiche soldi dei cittadini". 

Giorgia Meloni – "La discussione in Italia sulla Tav sembra ancora più surreale se vista qui dagli Stati Uniti, dove abbiamo partecipato al Consiglio Italia-Stati Uniti", racconta da Washington la presidente di Fratelli d'Italia, Giorigia Meloni: "Questa iniziativa mette insieme le migliori energie italo-statunitensi per parlare di commercio e intensificazione degli scambi ma non ha molto senso parlare di come intensificare gli scambi dagli Stati Uniti e intanto rimanere esclusi dai commerci europei per colpa di chi vuole dire sempre no alle infrastrutture". È quanto ha dichiarato da New York il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che domani interverrà al "Conservative Political Action Conference" (CPAC) a Washington.

Mariastella Gelmini – "lo scenario è grave. Nel giro di un paio di settimane rischiamo che l`Ue si riprenda parte dei finanziamenti Tav: Toninelli ha sentito il bisogno di smentire la notizia secondo cui il suo ministero sarebbe pronto a far partire i bandi Telt, la società che deve realizzare la Torino-Lione. Quando invece quei 2,3 miliardi di appalti andrebbero sbloccati il prima possibile". Così Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, intervistata da 'Il Tempo'. "Comunque, come la storia insegna, è difficile essere partiti di lotta e di governo. Ci aspettiamo che Salvini imponga a Palazzo Chigi la sua linea, quella che porta avanti nelle piazze, ma che troppo spesso non trova risposta nelle scelte di governo dei Cinque Stelle"

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