“Sui navigator è muro contro muro Regioni-governo, pronto ricorso”

Intervista a Cristina Grieco, assessore al Lavoro della Regione Toscana e coordinatrice della Commissione Lavoro alla Conferenza delle Regioni

Se il governo non cambia rotta, sui navigator si rischia un "muro contro muro" con le Regioni. Pronte poi a ricorrere alla Consulta. E' in una fase di pericoloso stallo la situazione dei tutor previsti dal reddito di cittadinanza, che dovrebbe essere erogato già ad aprile. Il progetto iniziale era quello di assumere 10mila unità: 6mila a livello statale con Anpal servizi e 4 mila a livello locale; proprio le Regioni, però, non ci stanno e da tempo hanno iniziato un braccio di ferro con l'esecutivo. "Noi chiediamo di assumere direttamente i 6mila a livello regionale e tempo indeterminato con un concorso, è una nostra competenza", ribadisce a LaPresse Cristina Grieco, assessore al Lavoro della Regione Toscana e coordinatrice della Commissione Lavoro alla Conferenza delle Regioni. E' proprio lei ad aver avuto contatti e incontri con il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ma al momento è tutto fermo e senza un accordo Stato-Regioni è difficile immaginare la partenza dei navigator dal punto di vista normativo.

Assessore, perché non condivide la proposta del governo? A livello parlamentare hanno terminato l'analisi e non ho ancora visto il testo definitivo. Per le Regioni hanno introdotto solo il parere, che però non è vincolante e su questo aspetto il nostro non può che essere un giudizio negativo. La contrattualizzazione da Anpal sarebbe un rischio per la stabilizzazione e non sarebbe valutata la loro competenza. Ci sembra una proposta pasticciata e anticostituzionale.

Quali sono i prossimi passaggi? La trattativa è in corso, ma in questo momento percepisco un atteggiamento di chiusura dal governo. Dopo l'incontro di gennaio ho sentito Di Maio solo informalmente prima di un incontro tecnico, ora aspettiamo di vedere cosa porteranno in Conferenza Stato-Regioni. Se il governo vorrà andare avanti così, si rischia un muro contro muro e ricorreremo alla Consulta. Non si rispettano le competenze sulle politiche attive del lavoro e noi impugneremo il decreto.

C'è ancora spazio per un accordo? Non si rischia uno slittamento dei tempi deleterio per il reddito? Io credo di sì, noi siamo contrari al quizzone e chiediamo di metterci attorno ad un tavolo per un piano di rafforzamento serio dei Centri per l'impiego con la formazione degli operatori, è un lavoro troppo delicato. Nessuno obietta che il reddito parta nei tempi previsti, noi chiediamo che si riprenda un'idea strategica. Magari prevedendo anche delle assunzioni di soggetti da Anpal servizi, ma solo come assistenza alle Regioni che lo richiedono.