Roma, 21 feb. (LaPresse) – "Voterò per il No al processo. Per me la votazione degli iscritti è sacra. Il 59 per cento si è espresso per negare l’autorizzazione a procedere, e io mi attengo alle decisioni della maggioranza. In democrazia funziona così". Lo dice Alberto Airola, senatore M5S, in un'intervista a 'Repubblica', pur avendo detto "Voterò perché Salvini vada a processo". Lei perché era a favore dell’autorizzazione a procedere? "Per una questione di principio", risponde. Ai suoi colleghi M5S dissidenti, che invece in aula potrebbero votare per il Sì cosa dice? "Se non vi sta bene, ve ne potete anche andare. Così ci evitate il passaggio ai probiviri. Ma allo stesso tempo lo riterrei un errore, perché rinuncerebbero a lottare dall’interno per le idee nelle quali credono", aggiunge.
Quindi li invita a non votare Sì? "Io mi atterrei alle regole del Movimento, che abbiamo accettato quando ci siamo candidati. Poi non è sempre facile essere d’accordo su tutto, stando in una coalizione. Come dice Beppe Grillo: 'A volte con la Lega facciamo a sportellate. Ma che alternative vedono? Una marmellata di larghe intese?'".
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