Regionali, Di Maio: “Il M5s non si presenti dove non è pronto”

Il capo politico pentastellato fa mea culpa sul blog, ma assicura: "Siamo tutt'altro che spacciati. Il governo durerà 5 anni". Aperte le iscrizioni su Rousseau per i candidati alle Europee

"C'è chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il governo. Questo finché ci sarò io non avverrà. I nostri iscritti hanno votato il contratto di governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei". In un lungo post sul blog delle stelle Luigi Di Maio sposta l'attenzione dalla sconfitta alle regionali in Abruzzo alla durata del governo, ma prepara il M5s a un passo indietro: "Dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci".

Il capo politico del Movimento fa mea culpa: "Se non siamo riusciti a conquistare una regione con Giancarlo Cancelleri nonostante il 35%, con Andrea Greco nonostante il 38% e con Sara Marcozzi, persone che hanno dato l'anima nel territorio per anni e che hanno fatto l'impossibile, è chiaro che ci sono alcuni problemi di fondo. Che come MoVimento dobbiamo affrontare. Che io come capo politico del MoVimento 5 Stelle intendo affrontare".

E aggiunge: "È necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade. Mi ha colpito il fatto che in alcune regioni in questi anni siamo rimasti nella nostra zona di comfort, evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell'imprenditoria e del volontariato. È ora di farlo".

Di Maio prova anche a zittire chi dà il Movimento per spacciato: "Ogni volta che il MoVimento 5 Stelle ottiene alle elezioni locali un risultato inferiore a quello delle politiche, c'è chi non parla d'altro che della sua fine imminente. Basta vedere i dati. Alle elezioni comunali di giugno 2017 abbiamo preso di media il 7,8% e poi dopo meno di un mese il 33% alle politiche. Poi a giugno 2018 abbiamo preso in media il 12% alle comunali. Quindi si mettano l'anima in pace perché non è così".

E traccia le linee per il futuro del Movimento: "Continueremo sempre a restituire gli stipendi, a costruire le trazzere, a regalare le ambulanze – atti di testimonianza importantissimi per spiegare che una politica diversa è possibile – ma possiamo iniziare a guardare alle amministrative come l'occasione di governare il territorio italiano dal basso e tagliare gli stipendi ai consiglieri regionali, a migliorare le infrastrutture e la sanità. Lo decideremo insieme. Il MoVimento 5 Stelle c'è e ci sarà. Ancorato ai suoi valori, ma in continua evoluzione. E soprattutto unito e coerente"

Per quanto riguarda le Europee del 26 maggio sul blog sono apparse anche le nuove regole per i candidati. "Anche per questa occasione, il MoVimento 5 Stelle ha scelto un processo di selezione dei propri candidati improntato sui principi della democrazia diretta. Grazie a Rousseau, sempre più faro del Movimento, i nostri candidati saranno scelti dagli iscritti attraverso una nuova funzione dedicata", si legge in un post.

Le iscrizioni dei candidati sono aperte dalle 11 del 13 febbraio alle 12 di lunedì 25. È obbligatorio presentare il certificato penale e dei carichi pendenti, leggere e accettare il "Regolamento" e il "Codice di Condotta", dove sono spiegati nel dettaglio i requisiti per la candidatura, le modalità di voto e di formazione delle liste, oltre che i comportamenti generali, in linea coi principi ispiratori del Movmento 5 Stelle, che riguardano sia l'attività presso le Istituzioni europee, sia l'attività del deputato eletto sul territorio. Introdotte due novità: la funzione Open Candidature e un nuovo sistema che consente agli elettori di selezionare i candidati tenendo conto di meriti, in parte legati al curriculum e alla conoscenza delle lingue, ma anche alle attività svolte per il Movimento e su Rousseau.