L'europarlamentare del Partito Democratico commenta la scelta di Domenico Grispino, con cui è sposata da 25 anni
"Mio marito può candidarsi con chi desidera: è una libertà che è garantita dalla nostra Costituzione italiana", così Cecile Kyenge liquida le polemiche intorno alla scelta politica di Domenico Grispino, con cui è sposata da 25 anni. L'uomo aveva annunciato in un'intervista a Radio24 la sua candidatura nelle file della Lega al Comune di Castelfranco Emilia.
"Comprendo lo sgomento di tutti, compreso quello dei militanti della stessa Lega, ma per quanto mi riguarda – ha scritto su Facebook l'europarlamentare del Partito Democratico – è proprio il caso di dire che non c'è nessuna novità rilevante, essendo questo l'ennesimo e forse neanche l'ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto". "Dico che non c'è nessuna novità, – ha continuato Kyenge – salvo il fatto che si sta finalmente avvicinando la data dell'udienza davanti al giudice per la fine del nostro matrimonio; udienza da me richiesta ormai mesi addietro. Ho cosi cercato da tempo di mettere un punto finale all'episodica ed indecorosa esibizione delle questioni familiari, e posso capire le fibrillazioni della vigilia dell'udienza stessa. Le questioni politiche che mi vedono impegnata da anni, e nelle quali intende legittimamente impegnarsi pure mio marito, devono essere tenute al di fuori della cerchia familiare". "Questo – ha concluso – succede in tutte le famiglie che si impegnano nella cosa pubblica con etica e rispetto. Lo pretendo in primis per il rispetto delle nostre figlie e dei nostri rispettivi cari. Ho deciso di emettere questa piccola nota esplicativa, l'unica sull'argomento, che spero quindi venga chiuso e superato definitivamente. Continuerò la mia battaglia politica sulla stessa linea della lotta all'esclusione e alla xenofobia, promuovendo l'inclusione e la coesione sociale in Italia. Un grazie di cuore a tutti per i messaggi di sostegno che ho ricevuto, e che mi dicono che io non sono sola".