Roma, 1 feb. (LaPresse) – “Su questo poi, è necessario fare un’ulteriore puntualizzazione: l’Italia sta procedendo correttamente, attendendo i risultati dell’analisi costi e benefici che ci dirà se è conveniente spendere o meno soldi pubblici per quest’opera – continua i M5s – Intanto però, per correttezza, va anche detto che la Francia non ha ancora messo un euro né per la parte internazionale né per la tratta francese. Anzi, ha deciso di rimandare la discussione sull’avvio dei lavori della tratta francese al 2038. Perché dunque in Italia c’è chi ha tutta questa fretta di iniziare, ribadisco iniziare, i lavori? La storiella dell’opera già avviata, degli oltre 20 miliardi di spese per fermarla, di accordi vincolanti con altri Paesi e di stop al progresso è poco più che una barzelletta. Se i numeri ci diranno che ci sono davvero, come crediamo, opere prioritarie per questo Paese e per la stessa Regione Piemonte – conclude Carabetta – i soldi del Tav saranno dirottati per realizzare queste opere”.