A Porta a Porta, il ministro degli Interni parla delle due vicende "calde" di questi giorni. Sull'immunità: "Non sono permaloso. Ciascuno voterà secondo coscienza". Sul Pil e la recessione: "Non ci saranno manovre correttive"
Sequestrare la Sea Watch? Il ministro degli Interni Matteo Salvini non lo esclude e ne parla apertamente a "Porta a Porta" durante la registrazione della puntata che andrà in onda gioved' 31 gennaio: "Mi risulta che ci siano più elementi di irregolarità a carico della imbarcazione" dice Salvini, parlando della nave che, oggi, dopo tredici giorni di mare, ha sbarcato a Catania i 47 migranti che aveva a bordo. Migranti raccolti al largo della Tunisia e portati in Italia dopo aver tentato più volte (e invano) di mettersi in contatto con la Guardia costiera del Paese nordafricano.
"Io sono contento – ha detto Salvini a Bruno Vespa -, perchè un problema è risolto, missione compiuta. La linea del rigore ha dato i suoi frutti. 8 paesi europei si faranno carico di questi migranti". E, alla domanda, su quanti dei 47 resteranno in Italia, il ministro degli Interni, ha risposto con una battuta: "Noi ne prenderemo uno".
Diciotti – Intervistato da Vespa, Salvini ha parlato anche del caso Diciotti che lo vede oggetto di una richiesta di autorizzazione a procedere in Senato per "sequestro di persona aggravato". "Ognuno – ha detto – voterà secondo coscienza, io non sono permaloso. Ma ognuno legga le carte. Io so che chi sta leggendo gli atti si è fatto un'idea chiara e dice che è stato un atto di governo, nell'interesse del paese".
Salvini ha spiegato anche il suo voltafaccia sulla questione del farsi processare o meno: "Avevo avvertito della lettera al 'Corriere della Sera' la Presidenza del Consiglio e il vicepremier Di Maio. Io ero tranquillo (sul farsi processare; ndr). Ma tutti gli amici mi hanno detto che il processo sarebbe stata un'invasione di campo senza precedenti. Il Senato dovrà dire se l'ho fatto per interesse pubblico o mio capriccio personale".
Pil – Salvini ha parlato anche dei dati del Pil che non cresce e della "recessione tecnica" che potrebbe generare la necessità di una manovra correttiva: "Non mi interessa di chi sia la colpa" ha detto riferendosi all'attacco di Di Maio ai governi precedenti e alla replica di Matteo Renzi, "Gli effetti della Manovra si vedranno nei prossimi mesi. Escludo comunque manovre correttive, se ce ne saranno, saranno per ridurre le tasse".
Governo – Il ministro dell'Interno ha voluto rassicurare sulla tenuta gialloverde, parlando della possibilità, aperta da Berlusconi, di un'alleanza tra il Cavaliere e Salvini per far ripartire un nuovo esecutivo. "Siccome non ci sarà alcuna crisi di governo, non mi pongo il problema. Conto di onorare il contatto con Luigi Di Maio, che è persona seria. Esiste il centro-destra a livello locale, ma un conto sono le scelte locali, che rivendico, un conto è la scelta nazionale. Quando ho preso un impegno lo mantengo".
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