Salvini dalla D’Urso: “Polemiche perché indosso la divisa? Me ne frego”

Il vicepremier, ospite a Pomeriggio5, parla anche di Baglioni: "Accusare gli italiano di egoismo significa non conoscerli". Su Battisti: "Non mi interessa il suo stato d'animo"

"Mi criticano perché indosso la divisa? Me ne frego. Io onoro il lavoro delle forze armate, Renzi, Saviano dicano quello che vogliono, sono orgoglioso. E in piccolissimo sono orgoglioso anche dei risultati raggiunti". A dirlo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ospite da Barbara D'Urso a Pomeriggio5. 

Il premier poi risponde alle affermazioni di Claudio Baglioni, che durante la conferenza stampa di presentazione della prossima edizione di Sanremo aveva definito l'Italia 'incattivita': "Gli italiani sono fra i popoli più generosi, solidali e accoglienti del mondo – risponde il vicepremier -. Accusare gli italiani di essere egoisti significa non conoscerli". E su Battisti: "Non l'ho avvicinato. Chi era con lui in aereo mi ha detto che lo ha visto sollevato come se si fosse tolto un peso. A me del suo stato d'animo non interessa più di tanto". "C'erano politici prima di me che si facevano fotografare con i presidenti brasiliani che hanno protetto quell'assassino – continua -. Io ho preferito farmi fotografare con i poliziotti che hanno arrestato quell'assassino. Ognuno sceglie con chi farsi fotografare".

A una domanda sull'ergastolo e la riabilitazione,. Salvini ha risposto così: "Il carcere deve essere riabilitativo, va benissimo, ma uno che è condannato a quattro ergastoli, ritengo che sia giusto che passi il suo tempo in galera. Sulla carta è giusto che la pena sia riabilitativa ma permettimi per stupratori e pedofili fatico a pensare a una riabilitazione". "Non ha avuto nemmeno il buongusto, la dignità umana di chiedere scusa-  ha aggiunto – non mi interessa, mi interessa che finirà i suoi anni in galera".

Su Antonio Megalizzi, il giovane giornalista di Europhonica morto nella strage di Strasburgo dello scorso 11 dicembre, e sull'assenza del governo all'arrivo a Ciampino della salma del giovane giornalista ucciso nell'attentato al mercantino di Strasburgo, il vicepremier ha detto: "C'era il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fortunatamente l'Italia è una squadra, non è che i ministri o i presidenti si spostino a pacchetto. Ieri ero a Ciampino per ringraziare il lavoro delle forze dell'ordine da ministro dell'Interno".

Sulla videosorveglianza: "Il progetto di legge che prevede le telecamere negli asili e istituti di cura che è stato approvato in commissione alla Camera ora è in discussione in Senato – spiega Salvini -, c'è una proposta della Lega che prevede l'obbligatorietà delle telecamere. Adesso tocca al Senato, se andrà tutto bene, conto che prima di giugno ci sarà la legge e ci saranno i soldi necessari".

Su Macron: "Faccio un appello alle autorità francesi, e al Presidente francese Macron perché restituisca all'Italia quelli che hanno ammazzato innocenti perché non finiscano a bere champagne sotto la torre Eiffel, ma finiscano in galera".