Visita del vicepremier nei tunnel al confine libanese. Il ministero: "Certe dichiarazioni mettono in difficoltà gli uomini impegnati nella missione Unifil"
È polemica per le parole del ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, in vista in Israele. Il leader del Carroccio ha definito Hezbollah "terroristi islamici" scatenando l'imbarazzo della stesso ministero della Difesa.
"Non capisco lo stupore che ho letto per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici", ha detto Salvini in conferenza stampa. "Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso si faccia per andare a fare la spesa". E ha aggiunto: "Sono orgoglioso del sacrificio dei militari italiani presenti in Libano, ma a casa mia i terroristi si chiamano terroristi".
Immediata dall Difesa si è parlato di "preoccupazione e imbarazzo". Le fonti del ministero spiegano di non voler sollevare "nessuna polemica", ma certe dichiarazioni "mettono in difficoltà gli uomini impegnati nella missione Unifil". Inoltre, ricordando che della missione il comando "è per la quarta volta sotto la guida italiana", spiegano che il ruolo dell'Italia "super partes, vicini a Israele e al popolo libanese" , è stato "sempre riconosciuto" sul territorio.