La manifestazione del Carroccio nella cuore della Capitale aperta con un minuto di silenzio per le vittime di Corinaldo. Il vicepremier con la felpa della polizia sul palco: "No odio e polemiche, questa piazza è amore e speranza"
Matteo Salvini supera definitivamente i confini della Lega, taglia il simbolo della stella alpina per dare spazio al tricolore e sostituisce il verde storico del Carroccio con il blu delle bandiere che lo hanno portato fino a palazzo Chigi. E' la svolta governativa del Capitano. E' la celebrazione del 'buon senso', quello del governo di anima leghista, ma è anche un evidente cambio di rotta nello stile del leader.
Salvini lascia dietro di sè gli slogan da opposizione e abbraccia toni più istituzionali: "Questa non è la piazza che ha tempo da perdere in odio e polemiche, questa è una piazza di amore, unione e speranza, lasciamo a qualcun altro l'odio e polemiche". Dopo sei mesi alla guida del Paese, il Capitano celebra l'Italia che alza la testa e si appella "all'unità" e alla compattezza perché mai avrebbe pensato che dal 4 per cento di un tempo "gli italiani ci avrebbero dato la forza di essere il primo movimento politico di questo Paese". E' qui che il vicepremier spinge sull'acceleratore chiedendo alla sua gente "il mandato di andare a trattare con l'Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un'Italia migliore. Se c'è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno".
E' un Salvini carico, che ribadisce la bontà della sua linea non contro l'Europa ma per cambiare l'Europa "che non ascolta più la voce della sua gente". "Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce dei poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani" dice, facendo scattare l'applauso dalla platea. La critica verso l'Unione è sempre la stessa: "Se l'Europa è quella che si ferma allo spread, alla finanza, agli zerovirgola, è un'Europa destinata a fallire. Serve un'Europa che ritorni a lavorare, per la dignità dei cittadini". La ricetta del leader leghista è 'più lavoro, abolire la legge Fornero e aiutare le imprese', e su questi punti "indietro non si torna". Non è il lancio del guanto di sfida, quanto piuttosto un avvertimento: la Lega è pronta a dare "nuovo sangue alle vene dell'Europa per garantire i principi fondativi dell'Unione". E' evidente che il leader guarda alle Europee di maggio e come movimento sovranista punta a ribaltare gli equilibri di Bruxelles.
Quanto al governo, il titolare dell'Interno non si stanca di ripetere che "dura 5 anni" e di certo "non lo faccio saltare per un sondaggio". Il messaggio in bottiglia è riservato a Silvio Berlusconi, che venerdì aveva sollecitato l'alleato a far saltare l'esecutivo. L'obiettivo dichiarato è sempre realizzare il maggior numero di promesse elettorali, ma Salvini avverte l’alleato Luigi Di Maio, dopo i malumori sul caso ecotassa: "Questo governo non farà nessuna nuova tassa. Il nostro obiettivo è togliere quelle che ci sono e non inventare di nuove".