Il testo già emendato durante diverse maratone in commissione Bilancio a Montecitorio, è stato ulteriormente modificato dal presidente Roberto Fico, che ha espunto 5 commi, relativi alle donazioni e alle farmacie private
La manovra è arrivata alla Camera, ma il suo futuro è ancora avvolto dalle nebbie. Se è ormai certo che verrà posta la questione di fiducia, è difficile che il testo sia approvato così com'è anche al Senato, per la seconda lettura. Il negoziato con Bruxelles, con un probabile abbassamento dei saldi Deficit/Pil, potrebbe stravolgere la legge di Bilancio. Ma Palazzo Chigi assicura che non sono previsti slittamenti per il reddito di cittadinanza. E Salvini ha rassicurato a Radio anch'io sulla quota 100: "Non mi risulta assolutamente che ci saranno ritardi. Sono fantasie giornalistiche che sto leggendo da settimane. Non c'è nulla di simile". "Entro oggi – ha aggiunto – ci saranno le stime vere su lavoro e pensioni. Se in manovra abbiamo messo più soldi rispetto al previsto, questi potranno essere dirottati su altro".
Il testo già emendato durante diverse maratone in commissione Bilancio a Montecitorio, è stato ulteriormente modificato dal presidente Roberto Fico, che ha espunto 5 commi, relativi alle donazioni e alle farmacie private. Per quanto riguarda la trattativa con la Commissione europea, l'obiettivo del Governo, secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza, sarebbe chiudere entro venerdì sera. Ci saranno diverse riunioni a Palazzo Chigi e anche un vertice ristretto tra il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. La settimana prossima il premier dovrebbe incontrare a Strasburgo il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, per illustrare la rimodulazione del testo.
In Aula a Montecitorio, il M5S ha rivendicato la bontà della loro legge di Bilancio, o "manovra del popolo", come è stata definita. "Non mette a rischio i conti pubblici, che sono invece stati messi a rischio dalle politiche di austerità, che ha fatto aumentare il debito pubblico", ha detto il relatore pentastellato Raphael Raduzzi, mentra la collega della Lega Silvana Comaroli ha preferito depositare il suo intervento per accorciare il dibattito parlamentare. Non ha parlato nemmeno il rappresentante di Governo, riservandosi di farlo più avanti. Raduzzi ha anche puntato il dito contro le precedenti decisioni in materia economica: "Ci siamo ritrovati una bomba tra le mani: 12 miliardi di aliquote Iva", che sarebbe aumentata se non fossero state disinnescate le clausole di salvaguardia. Non solo: "Ci sarebbe stata anche l'accisa sulla benzina", ha detto il deputato, che ha poi ricordato il recente rallentamento dell'economia italiana, cui deve far fronte "una manovra espansiva", perché "bisogna far ripartire questo Paese".
Senza mezzi termini, invece, la bocciatura del Pd. "In 9 settimane e mezzo la manovra è cambiata tre volte – ha attaccato il dem Luigi Marattin – il tutto è stato gestito con ritardi, con annunci su Facebook di provvedimenti che non sono mai stati presentati in commissione". Il deputato Paolo Russo di Forza Italia ha definito la manovra "scialba, inutile, dannosa", e ha puntato il dito contro i colleghi della maggioranza: "O siete degli sprovveduti, o siete degli imbroglioni". Stefano Fassina di Liberi e Uguali ha invece detto che il 2,4% del Deficit sarebbe stato utile per risollevare l'economia italiana, ma con uno stanziamento dei fondi diverso: i soldi sarebbero dovuti andare verso "investimenti economici di piccole questioni, in particolare sul Mezzogiorno, in quello che noi abbiamo chiamato 'green new deal'".