Manovra, Salvini: “Accise sulla benzina in Liguria? Sarebbe irrispettoso aumentarle”

Prosegue alla Camera l'iter della legge di bilancio. Gli emendamenti importanti su pensioni e reddito di cittadinanza arriveranno al Senato. Il vicepremier: "Nessuna penalizzazione su chi andrà in pensione prima"

Tra i 54 emendamenti alla legge di Bilancio, c'è quello firmato dal deputato pentastellato Raduzzi che autorizza la Regione Liguria ad aumentare le accise sulla benzina per un massimo di 5 centesimi al litro per il solo 2019. Non ne è del tutto chiaro il senso: la richiesta sarebbe venuta dallo stesso governatore ligure Giovanni Toti, ma non è certo che l'aumento verrà poi applicato. Immediato l'attacco del Pd con un tweet del vicepresidente della Camera Ettore Rosato: "L’emergenza Genova – scrive su Twitter il parlamentare del Pd – sarà a carico dei cittadini liguri. Il Governo, dopo aver fatto un decreto che metteva poco o niente per il #PonteMorandi, ora prevede aumento #accise benzina (quelle che Salvini voleva abolire in campagna elettorale…): +0,05 euro/litro in Liguria". 

In mattinata arriva la risposta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Sulle accise abbiamo bloccato gli aumenti che erano previsti e che abbiamo ereditato dal passato. Vorrei ricordare che abbiamo l'impegno a cancellare quelle più vecchie, ormai antistoriche. Sulla Liguria mi sembrerebbe irrispettoso mettere un'accisa in più", ha detto intervistato da Rtl 102.5. Il governo Lega-M5S si era impegnato al taglio delle accise sulla benzina a cominciare dalle più anacronistiche. Aggiungerne una (per lo più riservata alla martoriata Liguria) sembra davvero un'assurdità. D'altra parte, l'emendamento c'è e dovrebbe avere l'autorizzazione del governo visto che a presentarlo è stato un esponente del M5S.

Oggi la commissione bilancio continua l'esame della legge di bilancio e degli emendamenti pervenuti entro domenica sera alle 18 (termine ultimo). Come si diceva, ne sono arrivati 54, ma mancano i più importanti, quelli su pensioni e reddito di cittadinanza che dovrebbero spostare in conto investimenti una parte delle risorse (circa 18 miliardi in tutto, destinate ai due provvedimenti "sociali" cari a Lega (pensioni) e M5S (reddito di cittadinanza). In questo modo il rapporto deficit/Pil potrebbe scendere intorno a 1,9%/2% permettendo l'accordo con la Ue e evitando la procedura d'infrazione di Bruxelles contro l'Italia.

La V Commissione della Camera dovrebbe proseguire l'esame della legge che andrà in aula tra martedì e mercoledì. Poi, quasi certamente, il governo porrà la fiducia e la legge sarà approvata entro la fine della settimana. Immediatamente dopo, il testo passerà al Senato dove, con ogni probabilità, verranno introdotti gli emendamenti più importanti maturati dall'intesa con l'Unione Europea (oggi, tra l'altro, il ministro Tria partecipa alla riunione dell'Eurogruppo). La legge di bilancio, così modificata, dovrà tornare alla Camera per l'approvazione definitiva che, come è noto, deve avvenire entro la fine dell'anno, pena l'esercizio provvisorio del bilancio. Su tutte queste questioni e sulla modulazione degli emendamenti (finora piuttosto caotica) era in programma oggi un vertice di governo tra Conte, Salvini e Di Maio che al momento però non è in agenda.

Pensioni – Secondo il Corriere della Sera, il governo starebbe studiando un'ipotesi pensionamento a marzo 2019 per chi ha maturato i requisiti 62 anni più 38 anni di contributi da almeno 2 anni. Una "bufala", per il vicepremier leghista, che ha commentato: "Non ci sono penalizzazioni per chi sceglie di andare prima – ha precisato riguardo a ipotetici tagli – ovviamente se uno va in pensione a 62 anni non porta a casa anche gli anni non versati". 

Fisco – Per Salvini "il costo del lavoro è la prossima bestia che dobbiamo cominciare ad abbattere. Entro quest'anno sarà riscritto il codice degli appalti. E poi buona parte dei debiti degli enti locali verso i privati riuscirà a essere pagata. Evito di dire vado in pellegrinaggio – ha aggiunto riferendosi a quanto promise Matteo Renzi – ma ci stiamo impegnando a farlo per l'anno prossimo. L'obiettivo resta quello di una tassa unica al 15% per i lavoratori dipendenti. Inizio a mettere passo dopo passo dei paletti di normalità. Gli imprenditori sanno far di conto – fa affermato – sanno che l'Italia è un Paese sano. Ringrazio quelli che non hanno delocalizzato anche nei momenti più bui e a loro daremo le prime risposte". 

Dl Sicurezza – Inevitabile un commento sul decreto Sicurezza che "dà più diritti ai rifugiati veri. È da quando è nato che questo governo incassa critiche a prescindere", ha aggiunto il ministro.

Centrodestra e Berlusconi – Sulle alleanze nel centrodestra, il leader del Carroccio ha precisato: "Ritengo che Silvio sia un grandissimo e che abbia fatto cose enormi, ma io ragiono con la mia testa: ho fatto una scelta anche rischiosa. Ho scelto di mettermi in gioco e questo farò per gli anni a venire, non ho bisogno di rinsavire". 

Mafia – Dalla politica alla cronaca. Dopo i sequestri ai Casamonica a Roma, Salvini ha attaccato: "Quello che si può fare è portare via loro anche le mutande. Il personale dell'agenzia dei beni confiscati alle mafie sarà più che raddoppiato. È necessario andare a sequestrare tutto il sequestrabile". 

Scuola – E ancora. "Chi tiene Gesù Bambino fuori dalla porta della classe non è un educatore – ha commentato il vicepremier ai microfoni di Rtl 102.5 – Non penso che il Presepe nelle scuole possa dar fastidio a qualcuno. Molti uomini di chiesa mi dicono di tenere duro". 

Gattuso e il Milan – Poi un riferimento al calcio e alla polemica avuta con il mister rossonero. "Gennaro è un grande, il 16 dicembre c'è la festa dei tifosi del Milan e penso che ci sarò. Almeno per i 90 minuti sul campo di calcio ci si permetta di essere tifosi. Lunga vita a Gattuso sulla panchina del Milan".