Il presidente della Commissione Agricoltura dopo l'approvazione in consiglio regionale della risoluzione in merito al servizio ferroviario regionale

"La priorità per tutta la provincia di Pavia, per quanto riguarda la rete ferroviaria, è l'ammodernamento: è il punto di criticità massima perché se si guasta la rete il servizio si blocca e ciò accade troppo spesso ai nostri pendolari. Le condizioni climatiche, inoltre, determinano ritardi e soppressioni, se nevica la rete va in tilt, se piove gli scambi non funzionano…ma con un ammodernamento potrebbe essere eliminato questo problema, agevolando il trasporto dei pendolari". Così dichiara il consigliere regionale pavese Ruggero Invernizzi, presidente della Commissione Agricoltura dopo l'approvazione in consiglio regionale della risoluzione in merito al servizio ferroviario regionale offerto da Trenord.

"Ammodernare la rete significa: far salire le frequenze in essere, ad esempio la tratta Milano – Mortara potrebbe garantire un treno ogni quarto d'ora ma Rfi mantiene un treno ogni mezz'ora abbondante perché non riuscirebbe con certezza a garantire gli scambi – spiega il Consigliere Invernizzi – Altro tema è il miglioramento e l'aumento del parco mezzi, se ci fossero più mezzi il sevizio sarebbe migliore. Il miglioramento delle condizioni dei pendolari apporterebbe anche un beneficio all'ambiente: rendere il servizio ferroviario competitivo all'utilizzo della macchina porterebbe i cittadini a scegliere per il mezzo più rapido e immune al traffico, riducendo così le emissioni inquinanti. L'ultimo step che dalla provincia di Pavia chiediamo è il raddoppiamento della linea ferroviaria Milano- Mortara, ma ciò dovrebbe verificarsi congiuntamente alla condizioni di cui ho parlato prima. Sarebbe poco produttivo avere un raddoppiamento della linea se i mezzi sono vecchi e il servizio è superato". 

"Le grandi opere su Genova, inoltre, sono fondamentali per la nostra provincia sul piano ferroviario; finché Genova resta un ingorgo di merci, che si recano al porto, ovviamente a subirne sono i pendolari perché si crea un sovraccarico dell'utilizzo della rete ferroviaria – aggiunge Invernizzi – Sulle nostre linee c'è un grande sovraccarico ferroviario, infatti circolano: Frecciarossa, regionali veloci, regionali e regionali di connessione, Intercity e treni merci, se il nodo di Genova si sbloccasse con il processo di grandi opere finalmente ci sarebbero meno ritardi sulle nostre tratte". 

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