A votare a favore, Lega, M5s, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Continueranno a svolgersi i processi contro chi, usando un'arma legittimamente detenuta, si difende in casa o sui posti di lavoro da una intrusione, ma ci saranno meno paletti per chiedere l'archiviazione del fascicolo
Semaforo verde del Senato al disegno di legge sulla legittima difesa, cavallo di battaglia della Lega dalla scorsa legislatura. Con 195 sì e 52 no, il provvedimento vede la luce e passa ora all'esame della Camera, dopo una accelerazione che ha permesso di ricevere il primo ok in tempi record. "La difesa è sempre legittima" e "la proporzione tra difesa e offesa è sempre riconosciuta": questo il cuore della legge, contenuto nell'articolo 1 del ddl, che modifica l'articolo 52 del codice penale. In sintesi, continueranno a svolgersi i processi contro chi, usando un'arma legittimamente detenuta, si difende in casa propria o sui posti di lavoro da una intrusione, ma ci saranno meno paletti per chiedere l'archiviazione del fascicolo.
A votare a favore della legge, oltre la maggioranza di governo (M5S e Lega), anche Forza Italia e Fratelli d'Italia che in realtà avevano proposto una modifica più radicale al codice. Altro punto importante del testo è l'articolo 2, che cambia l'articolo 55 del codice penale, il quale disciplina l'eccesso colposo. Nel nuovo testo, di fatto, si riconosce la legittima difesa a chi si trova in uno stato di "grave turbamento". L'approvazione di questo articolo è stata sostenuta pure dal Partito democratico, che ha portato i i voti favorevoli a 245 e solo 4 contrari. Secondo quanto si apprende, anche in commissione Giustizia a Palazzo Madama i Dem hanno la stessa linea, in virtù della legge Ermini del 2017, approvata alla Camera, che sosteneva proprio il "turbamento" psichico in caso di aggressione notturna. A Montecitorio la Lega votò contro, mentre oggi, fanno notare in ambienti Pd, fanno del turbamento una giustificazione proprio della legittima difesa.
Si allarga quindi la sfera della non punibilità, dal momento in cui non è necessario che il ladro abbia un'arma in mano, basta solo la minaccia di utilizzarla. Aumentano poi le pene per i rapinatori: fino a un massimo di 4 anni di detenzione per la violazione di domicilio e fino a 7 anni per il furto. Altra novità del testo l'inserimento del gratuito patrocinio, praticamente il pagamento delle spese processuali è a carico dello Stato per gli imputati che invocano al legittima difesa dopo un fatto di sangue avvenuto nel proprio domicilio. Esclusa, per chi si è difeso legittimamente, la responsabilità civile.
A esultare, ovviamente, la Lega, con il leader Matteo Salvini che dichiara: "Continuiamo a mantenere gli impegni presi con gli italiani, sono felicissimo". Critici, anche se hanno sostenuto il ddl in aula, sono gli azzurri di Forza Italia, con Anna Maria Bernini che attacca il governo: "Anche su questo provvedimento la maggioranza è stata costretta a pagare dazio al Movimento 5Stelle. Poteva essere un'ottima legge, mentre invece è solo una buona legge". Dura la condanna di Pietro Grasso, leader di Leu, che giudica il testo "un danno grave, oltre che a livello normativo, anche a livello culturale" perché "produrrà – inevitabilmente, pur non toccando le norme specifiche – un aumento di armi in circolazione nel nostro Paese".
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