Roma, 16 ott. (LaPresse) – "E' con grande partecipazione che condivido con Lei l'emozione che nasce dalla ricorrenza del 16 ottobre, data storica per la comunità ebraica e per la stessa città Roma, in cui si ricordano più di mille concittadini ebrei che, in quel drammatico giorno del 1943, hanno vissuto una delle più dolorose tappe di un incubo iniziato nel 1938 con l'entrata in vigore delle leggi razziali", scrive Conte rivolgendosi alla presidente Ruth Dureghello.
"Quest'anno, in occasione della ricorrenza degli ottant'anni dalla loro promulgazione, le numerose iniziative promosse – sottolinea il premier – hanno consentito di riflettere non solo sulle responsabilità del regime fascista e di chi all'interno di quel sistema sociale, culturale e giuridico è stato legittimato ad agire, ma anche sulle insidie che, alimentate dal seme della discriminazione e dell'odio, ancora oggi minacciano la concreta tutela dei diritti fondamentali nella comunità civile. Per evitare che ciò possa accadere di nuovo è necessario ricordare quel drammatico 16 ottobre 1943 che ha segnato per sempre la Comunità ebraica di Roma e le tragiche conseguenze delle deportazioni nei campi di sterminio". E chiude: "Con questi sentimenti Le chiedo, gentile Presidente, di rappresentare alla Comunità ebraica di Roma la partecipazione del Governo e il mio personale, commosso abbraccio".
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