Il portavoce e capo ufficio stampa del presidente del Consiglio, già numero uno della comunicazione M5s cerca di sedare le polemiche nate intorno al suo compenso: 169mila euro lordi annui
Ha suscitato non poche polemiche lo stipendio di Rocco Casalino. Dopo che il settimanale L'Espresso ha rivelato che la cifra si aggira sui 169mila euro lordi annui, il portavoce e capo ufficio stampa del presidente del Consiglio si difende dalle pagine del Corriere della Sera: "Dirigo una trentina di persone, sono reperibile giorno e notte, sette giorni su sette, lavoro 13-14 ore al giorno. Sempre. Ho responsabilità enormi", spiega. "Guadagno poco più di 6 mila euro netti al mese, è uno stipendio alto, non lo nego, ma è quello che è previsto per chi svolge il mio ruolo".
Dalla Cina, dove si trova per una visita istituzionale, anche il vicepremier Luigi Di Maio difende Casalino: "Guadagna più del premier? Quello è lo stipendio di quel ruolo e lo è sempre stato. È singolare che chi ci attacca, come il Pd, abbia il tesoriere indagato per fondi illeciti". Lo stesso Palazzo Chigi, aveva cercato di sedare le polemiche parlando di retribuzione in linea con quella dei dirigenti con lo stesso incarico nominati dai governi precedenti, risparmio dato dalla concentrazione di due ruoli in un'unica figura e confronto ingiustificato perché il ruolo del vertice politico va distinto da quello amministrativo. Oltre a far notare come siano centinaia i dirigenti che godono di una retribuzione maggiore di quella di Conte, in tutte le amministrazioni dello Stato.
Su questi punti poggia anche la difesa di Casalino, che giustifica il proprio compenso con il merito: "Sono ingegnere elettronico e giornalista professionista, parlo 4 lingue. Ho diretto per 4 anni l'ufficio comunicazione M5s del Senato e sono stato il capo comunicazione di una campagna elettorale al termine della quale il Movimento ha preso quasi il 33%. Se parliamo di merito e lo confrontiamo con lo stipendio dei miei predecessori non ho nulla di cui vergognarmi, anzi". Conflitti con il M5s? Nessuno. "Il Movimento – precisa – è sempre stato per la meritocrazia, ciò che abbiamo sempre criticato sono gli eccessi e i privilegi ingiustificati e non il giusto riconoscimento, anche economico, delle competenze professionali". E attacca: "È evidente che con me si sta giocando sporco".
Secondo L'Espresso il numero uno della comunicazione dei 5 Stelle e partecipante alla prima edizione del reality show Grande Fratello, "con i suoi 169mila euro lordi annui è di gran lunga il dipendente più pagato tra quelli che lavorano negli 'uffici di diretta collaborazione' di Palazzo Chigi". Il compenso di comporrebbe di tre voci: 91mila euro di trattamento economico fondamentale a cui si aggiungono 59mila euro di emolumenti accessori e 18mila di indennità.
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