Roma, 20 set. (LaPresse) – Per far fronte alle necessità conseguenti al crollo del Ponte Morandi, la Regione Liguria, la Città metropolitana di Genova, il Comune di Genova, gli enti del settore regionale allargato e le società pubbliche e in controllo pubblico regionali e comunali, "possono assumere, complessivamente, con contratti di lavoro a tempo determinato, ulteriori unità di personale con funzioni di protezione civile, polizia locale e di supporto all’emergenza, fino a 250 unità per ciascuno degli anni 2018 e 2019, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa". Lo prevede l'articolo 2 della bozza aggiornata del Dl Genova, detto anche Decreto Urgenze.

Lo stesso articolo stabilisce che per far fronte alla copertura finanziaria necessaria ai maggiori oneri previsti per le assunzioni, si provvede, oltre che con le risorse proprie disponibili per ciascun ente, con i fondi relativi al superamento dell'emergenza o alla ricostruzione, secondo le rispettive competenze e necessità, nel limite complessivo di spesa di euro 3.500.000 per l'anno 2018 e di euro 10.000.000 per l'anno 2019 tramite apposito ulteriore stanziamento.

Le assunzioni, prevede ancora l'articolo 2, sono effettuate con facoltà di attingere dalle graduatorie vigenti, anche di altre amministrazioni, formate anche per assunzioni a tempo indeterminato, per profili professionali compatibili con le esigenze. Qualora nelle graduatorie suddette non risulti individuabile personale del profilo professionale richiesto, i soggetti possono procedere all'assunzione previa selezione pubblica, anche per soli titoli, sulla base di criteri di pubblicità, trasparenza e imparzialità, anche semplificati.

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