Lotta al razzismo ma senza strumentalizzazioni. E' questa la linea dettata da Luigi Di Maio dopo l'aggressione a Daisy Osakue, ultimo episodio di una lunga serie di violenze contro migranti e persone di colore. "Innanzitutto deve andare la solidarietà di tutto il governo alla nostra atleta, Daisy, a cui vanno gli auguri di pronta guarigione, e credo che prima possibile debbano essere individuati gli aggressori e messi dentro, perché persone di tale ignoranza e aggressività non possono stare a piede libero", afferma il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier, a margine della discussione generale alla Camera sul decreto Dignità.
"La novità, e di questo sono molto felice, è che episodi del genere facciano notizia – aggiunge -. Perché i dati dicono che il numero di aggressioni resta in linea con quelli del passato. Non è una soddisfazione, anzi, questo ci deve portare a mettere in evidenza come quelli di Moncalieri, perché più se ne parla e più sono un monito a non farli". Ma Di Maio ritiene "che il tema del razzismo vada affrontato senza strumentalizzazioni politiche, perché se si usano questi episodi per andare contro il governo, allora non si sta affrontando culturalmente il problema del razzismo, ma si sta soltanto prendendo la notizia e la si sta usando in maniera strumentale contro il governo".
Mentre Salvini continua a ribadire che "l'emergenza razzismo in Italia non esiste", il Pd insorge. "Denunciamo la miopia di Salvini e Di Maio e di chi rincorre dichiarazioni per negare il problema: c'è una spirale razzista preoccupante che va riconosciuta e combattuta e un governo che non riconosce il problema diventa complice", dichiara Maurizio Martina.