Chi è Marcello Foa, l’allievo di Montanelli alla presidenza Rai

La nomina dovrà passare al vaglio della commissione di Vigilanza, convocata per il 1 agosto

"Sin dai tempi del mio maestro Indro Montanelli, mi sono impegnato per un giornalismo intellettualmente onesto e indipendente e da oggi rinnovo questo impegno morale nei confronti dei giornalisti e di tutti i collaboratori della Rai". Sono le parole che Marcello Foa affida alla sua pagina Facebook poco dopo che il ministro dell'Economia e il Consiglio dei ministri hanno indicato il suo nome per la presidenza della Rai.

Una nomina che comunque dovrà passare al vaglio della commissione di Vigilanza, al momento convocata per il 1 agosto, e ottenere una maggioranza di due terzi. "Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente della Rai, che è giunta inaspettata nell'arco di pochissime ore – ha scritto Foa su Facebook – Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'economia Giovanni Tria per la fiducia accordatami". E poi: "Mi impegno sin d'ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani".

Milanese 55enne, giornalista e scrittore, laurea in Scienze politiche Foa non ha mai nascosto il suo apprezzamento per Matteo Salvini. Ha iniziato la sua carriera alla Gazzetta Ticinese e al Giornale del Popolo, passando poi al Giornale di Montanelli nel 1989 per occuparsi di esteri: in quella redazione è rimasto a lungo, diventando poi direttore del sito nel 2010. L'anno successivo ha traslocato al Corriere del Ticino, dove è diventato anche – nel 2012 – amministratore delegato della Società Editrice del Corriere del Ticino, che l'anno scorso ha assorbito MediaTi holding. Ha fondato con Stephan Russ-Mohl l'Osservatorio europeo del giornalismo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università della Svizzera Italiana (USI) e ha scritto quattro libri, di cui l'ultimo dal titolo 'Gli stregoni della notizia – Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi'. Dal 2014 è vicepresidente di Asimmetrie, l'associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche fondata e presieduta dal leghista Alberto Bagnai.