Migranti, Italia-Francia ancora scontro. Salvini: “Macron più cattivo di Orban”

Migranti, Italia-Francia ancora scontro. Salvini: “Macron più cattivo di Orban”

Linea dura sulle Ong per “bloccare il business dell’immigrazione clandestina”

Il nervo è ancora scoperto tra Italia e Francia, e non per il Mondiale del 2006. Le '"Ong sono fuorilegge" e le navi vanno sequestrate "perché complici del traffico di esseri umani". Il ministro francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau? "Ignorante. Nel senso che ignora la situazione di questa nave che ha agito in barba alle segnalazioni della guardia costiera italiana e libica". Matteo Salvini torna in Italia e a casa sua, al Viminale, fa il punto sulla missione in Libia dichiarando "di voler chiarire tre o quattro principi generali" sull'affaire migranti.

L'osso duro, se n'è avuta una riprova anche durante il vertice informale di Bruxelles di domenica, è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, che non è stato di certo avaro di commenti spiacevoli indirizzati al Belpaese, tantomeno al suo ministro dell'Interno. E le 'stilettate' proseguono, si fanno incandescenti soprattutto quando nel gioco delle battute ad effetto si colpisce Viktor Orban. "Sui ricollocamenti l'Ungheria di Orban è inadempiente per 300 unità, la Francia del buon Macron per 9000 unità. Quindi se Orban è cattivo, Macron è 15 volte più cattivo" ci tiene a sottolineare Salvini, sempre sull'onda dei conteggi delle famose quote di migranti da distribuire tra i paesi membri, per cui la Spagna potrebbe accogliere "i prossimi quattro barconi".

E il braccio di ferro sulle Ong? Non si discute, la linea è quella dura perché, dice alzando la voce il ministro dell'Interno, "si deve bloccare il business dell'immigrazione clandestina, e questo significa bloccare un intervento dannoso e pericoloso di navi straniere che operano in assoluta mancanza di rispetto delle regole internazionali". Una posizione, quella italiana, che ha ricevuto anche il plauso della stessa Libia. Una attività di blocco "sul traffico di essere umani, di cui le ong sono soggetti complici, consapevolmente o inconsapevolmente", taglia corto Salvini.

Andando sull'attualità, non ha remore il titolare del Viminale nell'affermare che la Lifeline "va sequestrata con l'equipaggio messo in stato di fermo. Mi stupisce la cattiveria dei francesi, che a parole sono i più buoni di tutta l'Unione europea". In questo senso, rincara ironico, l'apertura del porto di Marsiglia alla nave della Ong sarebbe "un bel gesto". Ma il governo ha dato esplicite indicazioni alla Marina italiana di non rispondere agli Sos dei barconi? È la domanda a freddo, su cui Salvini tira dritto: "Dovete chiederlo al mio collega Toninelli, con cui sto lavorando d'amore e d'accordo. Se così fosse, avrebbe il mio totale sostegno".

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