Stanziati 2 milioni di euro per il biennio 2019-2020. Zingaretti: "Proposta inviata anche al ministro Di Maio"

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l'assessore a Lavoro e nuovi diritti, Claudio Di Berardino, hanno presentato in Regione una proposta di legge approvata dalla giunta a tutela dei rider e dei lavoratori che operano tramite piattaforme digitali.

La proposta garantisce la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, quella assistenziale e previdenziale, promuovendo lo sviluppo responsabile dell'economia digitale. La Regione Lazio stanzierà 2 milioni di euro per il biennio 2019-2020.

"Per la prima volta – afferma Zingaretti – una legge italiana, in questo caso regionale, si occupa dei cosiddetti lavoratori digitali". "L'avevamo detto e l'abbiamo fatto. Questa legge l'abbiamo scritta ascoltando tutti. Abbiamo una convinzione che la crescita economica debba tenere insieme innovazione e diritti", aggiunge.

"La nostra non è una provocazione ma un contributo alla legislazione nazionale, la nostra è la prima legge in materia, ci auguriamo che il governo non solo non la impugni perché una volta approvata può rimanere in vigore, ma sicuramente siamo contenti se potrà aiutare lo sviluppo positivo della legislazione nazionale. L'abbiamo inviata al ministro Di Maio in uno spirito di piena collaborazione, ma se arriveremo a termine approvando in consiglio la legge, si sarà fatto un buon lavoro", spiega ancora Zingaretti, a margine della presentazione della legge regionale sui riders.  

"Il 5 maggio avevamo annunciato l'idea di approvare la prima legge italiana per i lavoratori della gig-economy – ricorda – Ieri la giunta ha approvato il testo di legge dopo una fase di ascolto delle piattaforme e dei lavoratori. I punti più importanti sono la scelta di non individuare nel lavoro subordinato la forma per inquadrare questa tipologia di lavoro, introducendo l'obbligo della contrattazione per il salario".  E annuncia: "Apriremo la piattaforma digitale della gig economy e la consulta. E' un mondo frastagliato, ci sembrava il modo più giusto per cominciare ad averne una fotografia.

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