Festa M5S in piazza a Roma, Di Maio: “Da oggi lo Stato siamo noi”

E dal palco 'perdona' Mattarella: "L'ho criticato ma gli riconosco ragionevolezza"

Dal VaffaDay alla 'piazza di governo', il M5S passa dall'altra parte della barricata e prova a restare connesso al suo elettorato, messo alla prova negli ultimi mesi da un continuo tira e molla sfociato nell'intesa con la Lega. Migliaia di militanti hanno accolto alla Bocca della Verità a Roma i loro beniamini, a cominciare da Luigi Di Maio, saliti sul palco della prima manifestazione che li vede indossare le vesti di ministri.

A Roma sono arrivati anche Beppe Grillo e Davide Casaleggio, per festeggiare ma anche per ristabilire l'equilibrio all'interno del Movimento. Scherza ma non troppo 'l'Elevato': "Con chi cazzo farò satira oggi? Contro chi me la prenderò? Contro i miei? Forse". Grillo dopo il passo di lato torna a farsi sentire soprattutto per quanti nel movimento si riconoscono ancora in lui e nel suo spirito. E ironizza sulle dure polemiche con il Capo dello Stato che con la sua ultima mossa ha costretto il M5S a essere un po' meno di lotta e un po' più di governo. "Questa doveva essere una manifestazione contro Mattarella – ammette -, ora rovesciate i manifesti che avete preparato con 'Abbasso Mattarella' e così si legge 'Viva Mattarella'". S

ul delicato rapporto con l'inquilino del Quirinale si è soffermato anche il vicepremier Di Maio che ha riservato un freddo riconoscimento al Presidente della Repubblica per aver dimostrato la "ragionevolezza" di incontrarlo per formare il 'Governo del cambiamento'. Il neo ministro rivolge anche un ringraziamento pubblico al presidente della Camera Roberto Fico per il ruolo avuto in questo travaglio politico-istituzionale.