Governo, Perino (no Tav): “Da M5S-Lega buon senso, bufala penale”

Il leader dei no Tav invita a reinvestire i soldi risparmiati "nella messa in sicurezza di scuole e ospedali"

Nel contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega è stato modificato il punto sulla Tav, rendendolo meno specifico. Per il leader dei no Tav, Alberto Perino, che non ha mai nascosto le sue simpatie verso i Cinque Stelle, è una scelta di "buon senso" ma, mette in guardia, "non ci illudiamo". Quanto all'ipotesi di penali da 2 miliardi di euro nel caso in cui arrivasse l'alt definitivo alla grande opera, si tratta in realtà di "una bufala". Per Perino qualsiasi sia la cifra da pagare "i cittadini comunque ci guadagnano: se un'opera è inutile è un'idiozia farla", e invita a reinvestire i soldi risparmiati "nella messa in sicurezza di scuole e ospedali".

Cosa significherebbe rimettere in discussione l'opera nel suo complesso?
"Buon senso degli italiani e per gli italiani. L'Italia rischierebbe di poter spendere i soldi pubblici in modo più intelligente.

Come è percepito dai no Tav il fatto che l'alt alla grande opera sia un punto programmatico contenuto nel contratto di governo sottoscritto da Movimento Cinque Stella e Lega?
"Il popolo no Tav è pragmatico: lo avesse fatto un altro tipo di governo, saremmo stati altrettanto contenti. Quindi cominciamo a dire che se M5S e Lega riescono a fermare il progetto, vuol dire che abbiamo fatto un passo avanti. Come popolo no Tav siamo altrettanto pragmatici per dire che non ci sono governi amici, ma governi più o meno ostili. Per questo tutte le volte che siamo chiamati al voto cerchiamo di appoggiare chi ci sembra meno ostile di altri. Molti di noi si sono spesi per la vittoria dei Cinque Stelle: speriamo che mantengano gli impegni che hanno assunto. Ma non ci siamo certo illusi di tirare i remi in barca e pensare che ora ci pensano loro: no, ci pensiamo noi. Il popolo no Tav sa benissimo che deve contare sulle sue forze e non sugli altri. La Valle non si arresta e sabato 19 saremo in marcia da Rosta ad Avigliana"

L'alt alla Tav potrebbe essere per il Piemonte un caso di suicidio assistito?
"Non vedo perché. Non c'è scritto da nessuna parte che quei soldi oggi previsti per la grande opera non si spendono diversamente. Le aziende che lavorerebbero con il Tav, per esempio, potrebbero essere impiegate nella ben più utile e urgente messa in sicurezza di scuole e ospedali. Il problema è che, oltre a raccontare bugie sapendo di mentire, c'è chi ha già firmato le cambiali in campagna elettorale e anche per questo è contrario alla sospensione dei lavori"

Dall'ipotesi di sospendere i lavori o di ridiscutere il progetto Tav è nato il balletto sulle penali. Si parla di una cifra di 2 miliardi di euro. Come la giustifichereste?
"Sono tutte bugie, è una bufala che continuano a tirare fuori e che non ha alcun senso. C'è un articolo dell'accordo italo francese del 2009 che prevede che se una delle due nazioni decide di non fare la grande opera, la grande opera non si fa e non ci sono penali. Oltretutto di contratti di appalti già dati ce ne sono pochissimi, e i lavori che sono stati fatti sono già pagati, finiti. In ogni caso se ci fossero 500 milioni di penali a fronte degli 8 miliardi da pagare per il completamento, i cittadini comunque ci guadagnano: se un'opera è inutile è un'idiozia farla"