Governo, braccio di ferro nel centrodestra. Ipotesi astensione benevola di Forza Italia

Governo, braccio di ferro nel centrodestra. Ipotesi astensione benevola di Forza Italia

La proposta arriva da Giovanni Toti, forzista ‘anomalo’, che da sempre tenta di costruire i ponti con il Carroccio

La chiave potrebbe essere una "critica benevolenza", o "astensione benevola", che Forza Italia potrebbe esprimere nei confronti di un esecutivo targato M5S-Lega. La proposta arriva da Giovanni Toti, forzista 'anomalo', che da sempre tenta di costruire i ponti con il Carroccio. Parlando a RadioUno, il governatore della Liguria ha spiegato di aver sentito Silvio Berlusconi, spiegandogli che -secondo questa sua soluzione ci "sarebbe un governo di cui non facciamo parte, ma dall'altro lato aiuteremmo Mattarella, soprattutto se fosse guidato da Giorgetti", che della Lega è il numero due.

Ma Berlusconi accetterà di restare a lato, a guardare? La domanda ha ossessionato deputati e senatori per diverse ore. Lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, ha assicurato che tenterà "fino all'ultimo minuto" di convincere l'alleato, anche a costo "di sembrare uno che pecca di ottimismo e di fiducia". Parlando a Radio Capital, il capo del Carroccio ha detto che "se c'è un accordo di tutti, e magari qualcuno accompagna con sostegno indiretto, ne parliamo, ma – ha sottolineato – non sarò io a frantumare le coalizioni".

Salvini, che non avrebbe sentito direttamente Berlusconi, avrebbe però incontrato di persona il leader pentastellato Luigi Di Maio. Dal confronto sarebbe uscito poco: l'ufficio stampa del Quirinale, con uno scarno comunicato, ha fatto sapere che Lega e M5S hanno chiesto 24 ore di tempo supplementare per tentare di trovare un accordo. Ma il nodo da sciogliere, più che tra Salvini e Di Maio, è ad Arcore, dove l'ex Cav mostra scetticismo verso l'ipotesi di un governo giallo-verde, nonostante i tentativi di convincerlo che arrivati da varie parti, ad esempio dal suo collaboratore di sempre, Fedele Confalonieri.

Assediato dai cronisti, che lo hanno rincorso nei corridoi di Montecitorio e per le strade di Roma, Salvini ha detto: "Ci sono delle positività? Sì, ma non gioco i numeri al lotto: o si trova una chiusura nelle prossime ore, oppure la chiusura la danno gli taliani", con un voto che arriverebbe forse nel mezzo dell'estate. E quest'ultima eventualità non sembra remota, tanto che lo stesso Salvini, incontrando i suoi parlamentari, avrebbe chiesto loro di disdire le vacanze perché il voto anticipato sarebbe assai probabile.

Pochi tra i senatori e i deputati del Carroccio hanno voluto parlare dopo aver ascoltato Salvini. "Può succedere di tutto. Abbiamo ancora 24 ore", si è limitato a dire il capogruppo a Palazzo Madama Gian Marco Centinaio. Quindi, in Transatlantico, ha spiegato qualcosa di più: la Lega aspetta "parole chiare" da Silvio Berlusconi, sotto pressione anche dai suoi stessi parlamentari che non sembrano troppo convinti dall'idea di tornare al voto così presto.

Una prima apertura è arrivata da Renato Brunetta di Forza Italia: "Se vogliono fare il governo, lo facciano. L'alleanza rimane – ha sottolineato l'ex capogruppo dei deputati azzurri -. Del resto anche nel 2011 e nel 2013 la Lega non votò il governo Monti e il governo Letta, ma la coalizione rimase. Il grande valore è l'alleanza, ma nessuno ci può chiedere altro". E dell'importanza della coalizione ha parlato anche il leghista Centinaio: "Reggerà, alle amministrative e alle europee – profetizza il senatore -.
Tanti di noi sono stati eletti in collegi uninominali, io stesso ne sono l esempio lampante".

Nella riunione dei parlamentari di Fratelli d'Italia, terza forza nel centrodestra, la leader Giorgia Meloni è sembrata favorevole al 'percorso Toti', ribadendo che Mattarella dovrebbe dare "un incarico alla luce del sole" a Salvini o a Giorgetti perché si presentino in Parlamento a chiedere i voti (innanzitutto ai Cinquestelle o anche ai singoli parlamentari) necessari per iniziare subito "a dare agli italiani le risposte che attendono". I parlamentari FdI, da parte loro, hanno detto che in una situazione così confusa è forse preferibile l'opposizione piuttosto che appoggiare un governo giallo-verde.

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