Seconda riunione con Maurizio Martina e i big di tutte le aree del Pd al Nazareno per fare il punto politico dopo le parole del presidente Sergio Mattarella. Oltre al segretario reggente presenti: Lorenzo Guerini, i capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci, i ministri Andrea Orlando e Dario Franceschini, Gianni Cuperlo, Marco Minniti, Piero Fassino, Roberto Giachetti e il vicepresidente della Camera Ettore Rosato.
Stando alle prime informazioni emerse dalla riunione, la data più probabile per l'assemblea nazionale del partito è sabato 19 maggio. Soltanto in seconda battuta sabato 26 maggio. Al centro del vertice, il secondo a distanza di 24 ore, anche il tema di come affrontare i passaggi di fronte ai quali potrebbe trovarsi il Pd in caso di elezioni anticipate.
"Il centrosinistra dovrà chiamare a raccolta tante energie e dovrà provare a giocarsi un'alternativa rispetto a queste forze qui. Dobbiamo fare insieme lavoro di tenuta e di rilancio. Dare segnale di una prospettiva alternativa a destra e Cinque Stelle", ha dichiarato a questo proposito il segretario reggente Maurizio Martina a Radio Capital a Circo Massimo.
"Deve essere chiaro a tutti che siamo di fronte al fallimento politico dei cosiddetti vincitori del 4 marzo che hanno lasciato l'Italia nel guado. È chiaro dopo gli ultimi sviluppi che lo scenario di un voto a breve nessuno lo può scartare. Mi auguro che in queste ore riflettano e provino a fare un passo verso la responsabilità. Altrimenti ci dovremo preparare", ha aggiunto Martina.
Poi la stoccata a Di Maio e Salvini. "Ho trovato totalmente irrispettoso che due leader si trovino e ipotizzino la data del voto, ci sono regole istituzionali, non si è mai vista una cosa del genere. Regole che non vanno valicate. Consiglio loro di fermarsi. Siamo al gioco dell'oca".