Ipotesi elezioni: Di Maio e Salvini vogliono tornare alle urne l'8 luglio
"Doveroso dar vita a nuovo governo. Non si può attendere oltre". Queste le prime parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del terzo giro di consultazioni. Dopo gli incontri con i partiti, durati tutta la giornata, non si è trovata alcuna intesa: il centrodestra chiede il mandato per formare il nuovo governo e il M5S rimane sulla sua posizione, ossia quella del premier terzo e di una maggioranza con la Lega, senza Berlusconi. Quindi, ognuno avanti per la sua strada.
Al termine dei colloqui, Matteo Salvini e Luigi Di Maio si sarebbero incontrati negli uffici del gruppo della Lega alla Camera per discutere sulle date del possibile ritorno al voto. La scelta è ricaduta sull'8 luglio e subito dopo il leader pentastellato ha annunciato su Facebook che da oggi il M5S è di nuovo in campagna elettorale.
Intanto, il Partito democratico non vuole più perdere tempo: "Basta traccheggiare ed esasperare le parti e basta il gioco dell'oca. Noi diciamo: no incarichi al buio, no a trasformismi o a situazioni politiche raffazzonate", ha detto Maurizio Martina, segretario reggente del Pd.
Al momento l'ipotesi più accreditata al Quirinale resta quella di un governo di tregua, 'neutrale'. Nel caso in cui l'esecutivo proposto dal presidente della Repubblica non ricevesse la fiducia in Parlamento il voto a metà luglio non viene escluso e solo con l'accordo dei partiti si potrebbe pensare a uno slittamento a settembre.
Mattarella, ovviamente, confida nell'appoggio più ampio possibile ad un governo da lui proposto per poter presentare e votare la Finanziaria ad ottobre, e scongiurare l'aumento dell'Iva (priorità anche per il numero uno del Quirinale) e, su richiesta del Parlamento, anche affrontare la modifica della legge elettorale. In questo scenario delicato il presidente del Consiglio dimissionario Paolo Gentiloni non sarà protagonista, secondo quanto si apprende, infatti lo stesso Gentiloni potrebbe essere il candidato premier al Pd nelle prossime elezioni.
PD – "Il partito democratico pensa che a questo punto sia urgente dare una soluzione alla crisi e superare lo stallo di queste settimane e andare a risolvere una situzione che si trascina dal 4 marzo", ha chiarito Martina finito l'incontro con Mattarella. Per i dem "viene prima il Paese con le scelte fondamentali sul piano economico e sociale. Noi abbiamo ribadito la piena fiducia nell'iniziativa di Mattarella e la supporteremo fino in fondo. Oggi il nostro messaggio è semplice ma forte: facciamo un passo in avanti tutti avendo piena consapevolezza di quanto sta succedendo. Noi siamo per evitare l'aumento dell'Iva in autunno e quindi siamo contrari ad abbozzare soluzioni che non servono per aggredire questo nodo", ha concluso Martina.
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