Il leader pentastellato propone di tornare alle urne l'8 luglio. D'accordo sulla data anche Salvini: "Se sarà necessario, prossime elezioni saranno referendum"
"Da oggi siamo in campagna elettorale". Non usa mezzi termini Luigi Di Maio, che, dopo l'ultimo giro di consultazioni, ribadisce la necessità di andare subito al voto. "Deciderà il presidente della Repubblica ma per noi si può andare a votare subito, la prima data utile è l'8 luglio. Da oggi ci mettiamo in campagna elettorale e raccontiamo i due mesi di bugie dei partiti politici. Chiedo ai cittadini di mandarci al governo con il voto, non vedo altre possibilità", afferma il leader pentastellato in diretta Facebook.
"Sono sicuro che questa volta gli italiani daranno un segnale forte, fortissimo alle altre forze politiche per farci governare da soli: eravamo dati al 29% nelle ultime poltiche e siamo arrivati al 33%. Il 40 è a portata di mano. Andiamo a governare da soli perché gli altri hanno dimostrato di volere una sola cosa: che il M5S non arrivi al governo".
Poi l'attacco al centrodestra. "Oggi il centrodestra di Meloni, Salvini e Berlusconi ha chiesto ancora una volta un mandato per cercare i voti. Salvini ha scelto ancora una volta Berlusconi e di formare un governo dei voltagabbana, della compravendita dei parlamentari". "Ancora una volta – prosegue Di Maio – il centrodestra si ostina a volersi presentare in Parlamento per trovare i voti. Non ci sono i numeri e probabilmente è un incarico che non avranno mai, anche perché si dovrebbe fondare su dei voltagabbana, su dei traditori del mandato elettorale, su gente che non ha nessuna possibilità in questo momento di avere da solo la maggioranza".
Infine il capo politico del M5S si scaglia nuovamente contro l'ipotesi di un governo tecnico. "C'è il rischio di un governo tecnico e vedremo chi lo voterà, lo dicano apertamente. Lo dica chi non ha voluto un contratto di governo con noi e vuole un altro governo Monti che non conosce i problemi della gente".
Questa eventualità, tuttavia, non viene lontanamente presa in considerazione da Salvini, che sempre su Facebook dice la sua dopo i colloqui al Colle. "Mi rifiuto di tornare a un governo a tavolino col timbro della Merkel e di Macron. Se cominciassero a dire 'Cambiamo la costituzione', vuol dire che vogliono perdere tempo e tirare a campare". "Spero – continua – che il presidente mi incarichi di cercare i numeri, sperando che sia i 5stelle che FI facciano un passo indietro rispetto ai loro veti. Altrimenti per serietà torniamo al voto. Con quei 2-3-4% di voti in più che ci darebbero la possibilità di governare senza chiedere permesso a nessuno. Vediamo se il presidente Mattarella assegnerà a Matteo Salvini l'ultimo tentativo di incarico".
D'accordo con Di Maio sulla data dell'8 luglio, il leghista si rivolge poi agli utenti: "O si parte..o lo chiedo a voi, che in migliaia siete collegati in questo lunedì pomeriggio: siete pronti a darmi la maggioranza assoluta e cominciamo da soli, senza fare il giro delle sette chiese, a rivoltare questo Paese? Se serve, anche in estate. Mi rifiuto di passare mesi parlando di legge elettorale e modifica della costituzione". "Domenica 8 luglio per voi c'è vacanza o c'è il voto? Siete pronti? – chiede ancora Salvini -. Sono disposto a rimettermi in gioco pur di non perdere altro tempo".
"Ho esercitato tutta la pazienza zen di questo mondo. Se non c'è spazio tocca a voi. E il 17% della Lega deve diventare un 18, 19, 20, 25%. Se la coalizione supera il 40% e la Lega vince nella maggior parte dei collegi, basta con i balletti". "Se sarà necessario il prossimo sarà un referendum, o di qua o di là", sottolinea il leader del Carroccio, che non risparmia una frecciatina al M5S. "Anche i grillini si sono dimostrati un po' ballerini. Coerenza, lealtà e dignità soprattutto". I pentastellati "dovevano fare la rivoluzione, hanno tentato di convincere il Partito democratico, cosa che io non avri mai fatto".
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