Alta tensione tra i due leader, divisi per strategie e intendimenti, ma costretti in una 'cintura' che si stringe giorno dopo giorno

Due leader ormai divisi per strategie e intendimenti, costretti nella cintura chiamata 'centrodestra', che si stringe giorno dopo giorno. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si beccano, si sfidano, si scontrano su concetti e parole, ma alla fine entrambi sono coscienti del fatto che fuori dalla coalizione non conterebbero più nulla. L'ira del Cav in Molise non lascia dubbio alcuno: "Il Movimento 5 Stelle è il partito dei disoccupati, di chi vuole raggiungere il potere per togliere a chi ha e prenderlo per sé. Dopo tanto tempo mi trovo ancora a spiegare queste cose agli italiani. Mi sono un po' rotto". Poi l'affondo: "Nella mia azienda li manderei a fare i fattorini ed a pulire i cessi". L'ex premier guarda ancora a un ipotetico accordo di governo con il Partito democratico che "dal punto di vista della responsabilità e della democrazia è anni luce davanti ai Cinque Stelle".

Salvini non digerisce, come del resto non ha 'apprezzato' lo stile del mandato esplorativo della Casellati, che secondo il leghista avrebbe agito non tenendo fede alla terzietà del suo mandato. "Piuttosto che riportare il Pd al governo faccio 3 passi avanti io – attacca – Sono a disposizione personalmente e direttamente". Secondo il leader "sbaglia Berlusconi quando dice che gli italiani votano male e sbaglia quando dice che si deve riportare al governo il Pd. Non è rispettoso verso gli italiani. E se vuole farlo lo fa senza la Lega". La minaccia è servita, ma entrambi sanno che separati Forza Italia e Lega scomparirebbero, diventando il terzo e il quarto partito a livello nazionale, mentre ora seppur isolato, il centrodestra potrebbe avere ancora voce il capitolo. Salvini quindi spera ancora di portare a Mattarella un governo centrodestra-M5S, ma dal Colle sembra essersi chiusa qualsiasi chance, soprattutto a un pre-incarico a guida leghista. E' per questo che oggi il leader del Carroccio ha provato a ricucire con Luigi Di Maio e ha fatto recapitare al capo dello Stato un messaggio: "Ci sto provando, non tutto è perduto".

L'ex premier aspetta e va dritto per la sua strada: "Salvini questa volta non mi fregherà" confida ai suoi. Per ora gli occhi puntati sono sul voto in Molise, il cui esito inciderà sicuramente sugli equilibri della coalizione. Berlusconi è sceso in campo in prima persona per scongiurare il sorpasso della Lega su Forza Italia nella Regione. Nel caso in cui gli azzurri si confermassero il primo partito, allora Berlusconi passerebbe all'incasso, e le ripercussioni si avrebbero anche sulla crisi di governo. Nessuno dei due è disponibile a fare passi di lato e sono in molti a scommettere che la vera tenuta del centrodestra sarà messa alla prova a partire da lunedì, compresa la sua sopravvivenza.

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