Ma non chiude totalmente al Movimento 5 stelle: "Dialogo fino alla fine"

In attesa della decisione del presidente della Repubblica sul futuro del governo a oltre 40 giorni dalle elezioni, si rafforza l'idea di un incarico esplorativo al presidente della Camera, Roberto Fico, o del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Un'opzione che il leader della lega Matteo Salvini non disdegna: "Speriamo che serva. Io giudico positivamente ogni passo in avanti verso la fine delle polemiche e l'inizio del lavoro vero. Governo vuol dire avere ministri che si occupino di sanità, di scuola, di giustizia, di agricoltura e di disabili e un Parlamento pienamente operativo. Quindi, confido nel presidente della Repubblica".

"Se ci fosse qualcuno in gamba che sottoscrive un programma che io condivido, perché no?", sottolinea il leader del Carroccio. Ma non esclude a priori il dialogo con il M5s. "Da soli non abbiamo i numeri. Quindi, c'è bisogno di ragionare e lavorare con qualcuno. Escludendo la sinistra, per coerenza e per storia personale, rimane il dialogo con i Cinquestelle, che proverò a percorrere fino in fondo. A meno che i grillini vogliano far finta di voler governare e poi, invece, preferiscano stare fuori e continuare a dire no, no, no. Però, a quel punto, l'unica via che rimane è quella delle elezioni".

Per quanto riguarda il voto in Regione, Salvini si appella agli elettori: "La scelta di cambiamento è o centrodestra, guidato dalla Lega, o i Cinquestelle. Qual è la differenza? Che il centrodestra e la Lega – ha aggiunto – dove governano Comuni e Regioni, lo fanno bene da vent'anni, visto che i cittadini da vent'anni ci rieleggono. Dove governano i grillini, penso a Roma, a Livorno, a Torino, le buche nelle strade sono come quelle molisane. Le strade di Roma sono esattamente martoriate. Quindi, non basta dire no, no. Anch'io voglio tagliare i vitalizi, gli sprechi della politica, la burocrazia, però i Cinquestelle sono bravi a dire no, no, no. Quando devono fare le cose, cascano nel buco. Conto che i molisani scelgano il cambiamento, ma il cambiamento coniugato alla capacità".

Sui rapporti nel centrodestra oggi, Salvini non ha dubbi: "Sono ottimi. Io guardo alla sostanza e non alla forma. Quindi, non mi offendo, non mi arrabbio, non ho voglia di polemizzare, di litigare. Gli italiani hanno votato il 4 marzo e voglio portare al governo il voto degli italiani". E su Berlusconi aggiunge: "Io sono leale, non cambio idea e non cambio squadra. Non mi piacciono quelli che cambiano 18 volte squadra. Ogni tanto Berlusconi, in Molise come nel resto d'Italia, fa qualche battuta contro la Lega, contro Salvini. Magari qualcuno di Forza Italia ha nostalgie dell'accordo con il Pd… No. Io non ho nessuna nostalgia degli accordi con il Pd, dei governi Monti, Letta e Renzi. Chi sceglie la Lega sceglie l'alternativa al Pd e a Renzi".
 

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