Doveva essere il partito della riscossa della sinistra, il soggetto politico che avrebbe riportato alle urne gli illusi dal Pd, da Renzi e dall'Italia. Invece ora Liberi e Uguali sprofonda ancor prima di muovere i passi. Alla sua prima prova elettorale, la lista guidata da Pietro Grasso ha registrato una debacle spaventosa (non supera il 3,5%) sia dal punto di vista politico del partito, sia dal punto di vista personale dei leader.
A scrutinio ultimato o quasi, Pietro Grasso si ferma al 5,81 a Palermo, Massimo D'Alema al 3,90 nel collegio di Nardò, entrambi in corsa per il Senato. Stop alla Camera per Laura Boldrini, al 4,60 a Milano centro, e per Pier Luigi Bersani, al 4 % a Verona.
Batosta per il presidente uscente del Senato che arriva solo quarto, con meno del 6% delle preferenze. L'ex premier, candidato di LeU, finisce quarto, con il 4% dei voti. Un disastro. Battuto da Barbara Lezzi, dei 5 Stelle, Luciano Cariddi di Forza Italia, e Teresa Bellanova candidata del Pd.
Male anche la presidente della Camera, solo quarta nel collegio Milano centro, dietro a Bruno Tabacci, Cristina Rossello e Alberto Bonisoli.