La scelta del leader pentastellato va sul comandante regionale della Campania del Corpo Forestale dello Stato

"Il 1 marzo al salone delle Fontane si terrà l'evento di presentazione della squadra di governo che sarà proposta al Presidente della Repubblica. Persone che hanno competenze, testa e cuore". Luigi Di Maio sceglie il salotto di Massimo Giletti, su La7, per confermare che prima del voto del 4 marzo il Movimento 5 Stelle presenterà a elettori e capo dello Stato la lista dei ministri e non è tutto: "Tre donne saranno in tre ministeri chiave: Esteri, Interni e Difesa".

Il candidato premier pentastellato è convinto che nessuno arriverà al 40 per cento e a quel punto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà chiamare il movimento, come primo partito, per la formazione del nuovo governo. Il primo 'spoiler' della possibile squadra di governo del M5S, si consuma però da Lucia Annunziata a '1/2 h in più' su Rai3. Se Luigi Di Maio riuscisse a formare un governo (ipotesi al momento molto difficile) dopo il 4 marzo, il ministro dell'Ambiente sarà il generale di Brigata dell'Arma dei Carabinieri Sergio Costa, comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali.

"Questa settimana il M5s presenterà al Presidente della repubblica una proposta di lista di ministri. Riteniamo che il Ministero dell'Ambiente sia centrale – spiega – Come candidato ho pensato come ministro ad un servitore dello Stato". Costa, continua Di Maio, è stato impegnato "nel contrasto alle ecomafie e al clan dei Casalesi. Ha scoperto la più grande discarica di rifiuti pericolosi di Europa seppellita nel territorio di Caserta mettendo a nudo gli opachi rapporti delinquenziali nell'ambito dei rifiuti tossici. Ha anche scoperto la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio".

Se dal generale è arrivata la "disponibilità qualora mi indicassero come ministro", il candidato premier del M5s guarda già avanti, cercando di dimenticare le ultime grane dei neoespulsi Caiata e Tasso. Come? Aprendo nuovamente ad un confronto post voto con le altre forze politiche, perché "se la sera delle elezioni, noi saremo il primo partito, ma non ci saranno numeri per governare da soli faremo un appello a tutti i gruppi. Firmiamo un contratto su un programma, su quello votiamo e avviamo la diciottesima legislatura".

DI BATTISTA 'APRE' SU MINNITI. Qualche indizio sugli interlocutori però arriva: per Di Maio Berlusconi "continua a firmare contratti truffa da Vespa", mentre della Lega "non ci si può fidare" ricordando "tutte le volte che Salvini ha inveito contro il Sud". Verso il centrosinistra invece Alessandro Di Battista, intervenendo a Rai3 per un 'cambio' con l'amico Luigi, apre sulla figura di Marco Minniti: "Ha la capacità che altri esponenti del Partito democratico non hanno, anche se non mi è piaciuta la gestione dei flussi migratori". Sui futuri altri ministri non ci sono tantissime indicazioni. L'unica è che "ci saranno donne nei ruoli chiave e avremo una donna al ministero alla qualità della vita, del benessere della famiglie e dei bambini. Gli altri ministri saranno delle sorprese, la divisione tra tecnici e politici è superata".

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