Luigi Di Maio sceglie le strade del suo collegio in Campania per percorrere gli ultimi chilometri della prima parte del 'rally' che lo porterà fino alle elezioni del 4 marzo. Tappa a Napoli e dintorni per il candidato premier che ha scelto luoghi simbolo del capoluogo partenopeo, dal salotto buono della città alle zone più periferiche per concludere nel paese natale: Pomigliano D'Arco.
Due le questioni spinose sullo sfondo di questa giornata all'ombra del Vesuvio: la rimborsopoli M5S a cui il servizio delle Iene ha dato un altro colpo e il candidato 'fu' massone Catello Vitiello, avvocato napoletano che non ha intenzione di ritirarsi dalla corsa elettorale e vuole, anche lui, arrivare fino in fondo al rally, sperando che al traguardo si spalanchino le porte del Parlamento.
"La mia esperienza (nella Loggia ndr) appartiene al passato, si è conclusa in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico. Quando ho firmato la mia candidatura con il Movimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico. Vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me", riporta una nota di Catello Vitiello. Ma Di Maio da Napoli ha ribadito: "Vitiello? E' una persona che non ci aveva detto di appartenere a una loggia massonica. Non può stare nel movimento, gli abbiamo inibito l'uso del simbolo: per lui è game over".