Il partito di Grasso chiede che il divieto a manifestare "non venga attuato". Tutti i candidati di Leu
Liberi e Uguali all'attacco di Marco Minniti. "La scelta che avete fatto di vietare la possibilità di manifestare sabato prossimo a Macerata è sbagliata e pericolosa. Quello che è successo ha un nome preciso: si tratta di un atto di terrorismo. Una tentata strage, le cui ragioni hanno una matrice precisa: fascismo e razzismo. Non il gesto di un folle, di un pazzo, di un criminale isolato. Qualcosa di molto più grave", mettono nero su bianco Pippo Civati, Nicola Fratoianni e Roberto Speranza. E se definiscono "comprensibile" l'invito del sindaco di Macerata "a un silenzio di riflessione", fascismo e antifascismo, sottolineano, "non sono in nessun modo paragonabili. Né possiamo accettare che in nome di una malintesa responsabilità torni la teoria degli opposti estremismi. Il rischio, altrimenti, è quello di spianare la strada al ritorno delle peggiori culture che abbiamo conosciuto. Per tutte queste ragioni manifestare non è mai un errore". LeU chiede quindi che l'annunciato divieto a manifestare "non venga messo in atto. Perché manifestare l'antifascismo, celebrare la nostra religione civile, la nostra Costituzione è sempre giusto. E necessario".
COLLEGIO PER COLLEGIO TUTTI I CANDIDATI DI LEU
Nessun passo indietro, quindi. Per LeU nessuna sottovalutazione è possibile. Al punto che Pietro Grasso cancella gli impegni in agenda per incontrare, a Roma, la madre di Pamela Mastropietro e andare poi all'ospedale civile di Macerata per fare visita ai feriti dell'attentato compiuto da Luca Traini. Il leader della sinistra elogia la forza e il coraggio della donna: "Vuole giustizia e non vendetta e questo le fa onore", dice. Dopo aver incontrato Wilson e Jennifer, due dei feriti di quella che definisce "un'aggressione terroristica, fascista e di stampo razzista", mette in chiaro la linea. "Ho ritenuto importante esserci per testimoniare la ferma volontà di opporsi alla violenza fascista e razzista. Quanto alla scelta di vietare la possibilità di manifestare sabato prossimo a Macerata, dico che è un errore pensare di mettere sullo stesso piano fascismo e antifascismo. L'antifascismo è un valore fondante della Repubblica italiana e della nostra Costituzione e dobbiamo difenderlo in ogni modo", dice.
La sinistra, insomma, si divide anche sull'antifascismo. Una delegazione di LeU (presenti sicuramente Pippo Civati e Nicola Fratoianni, ma forse anche Pier Luigi Bersani che anche domani sarà a una manifestazione antifascista a Vicenza) i movimenti antifascisti, i centri sociali e gli studenti saranno in piazza. Raccolgono invece l'appello del sindaco l'Anpi e il Pd, con Matteo Renzi che continua a predicare responsabilità: "Fare una campagna elettorale su questo tema è sbagliato e devastante", dice e prova ad abbassare i toni. A Macerata "sicuramente si tratta di razzismo, sicuramente si tratta di un atto devastante. Non so valutare se l'espressione 'terrorismo' si possa usare anche per questo caso".
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