Milano torna all'attacco per diventare la sede dell'Agenzia europea del farmaco dopo l'allarme lanciato dal direttore dell'Ema su Amsterdam, in ritardo nella preparazione della struttura. "Mettere a rischio la salute dei cittadini perché gli olandesi non sono pronti mi sembra grave. Ho chiamato Gentiloni per dirgli 'proviamoci fino in fondo'. Mi ha detto che oggi partirà il ricorso", ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala a Rtl 102.5. "Non ci sono grossissime possibilità di riassegnarci il mandato. Ma bisogna provarci. Chiamo la politica italiana al massimo impegno", ha aggiunto.
"Leggo in una nota che, secondo la direzione di Ema, i problemi di Amsterdam ad ospitare la loro nuova sede sono evidenti", aveva scritto Sala su Facebook. "D'accordo con il presidente Maroni confermiamo invece che Milano è in grado di rispettare la tempistica richiesta, sia per la sede che per tutte le condizioni a latere".
Torna alla carica anche la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin: "È una cosa singolare e scandalosa che Amsterdam non sia pronta a rispettare i termini dell'impegno che è stato preso. Questo riconferma quella che era stata una nostra preoccupazione in sede di assegnazione". E assicura che il governo è al lavoro per trovare la procedura legale migliore per portare avanti il ricorso.
È arrivata poi la conferma dal governo italiano che l'Avvocatura dello Stato presenterà ricorso presso la Corte di giustizia europea, come si apprende da fonti di palazzo Chigi. Il ricorso, spiegano le stesse fonti, appare doveroso in seguito alle notizie apparse sulla sede destinata a ospitare l'Agenzia. Il ricorso chiederà alla Corte di verificare se la decisione su Amsterdam non sia da considerarsi viziata da informazioni incomplete sulla sede della agenzia. Parallelamente anche il Comune di Milano presenterà un ricorso al Tribunale di prima istanza cui può rivolgersi chi è "direttamente coinvolto" da decisioni europee.
Basata dal 1995 nel quartiere londinese di Canary Wharf, l'Ema valuta e supervisiona i farmaci destinati a esseri umani e animali, lavorando in coordinamento con le autorità nazionali per autorizzare la vendita delle medicine sul mercato unico dell'Unione europea. La sua ricollocazione è stata resa necessaria dalla Brexit e Milano si è contesa con Amsterdam il ruolo di nuova sede, prima di essere sconfitta in un sorteggio. Ma ora l'Italia può tornare a sperare.