Paolo Ferrara, capogruppo del M5s a Roma, fa dietrofront dopo essere finito nella bufera per aver pubblicato su Facebook un video nel quale si dà fuoco a una tessera del Pd. "Ho condiviso un video trovato sul web che riprende un elettore del Pd che brucia la sua tessera di partito. Ho fatto un errore e chiedo scusa perché la battaglia politica deve sempre rimanere nell'alveo del confronto leale. Ma smentisco il mio coinvolgimento diretto nella vicenda: io non ho mai bruciato alcuna tessera. Il mio voleva essere un modo per evidenziare la delusione di tanti cittadini verso il Partito democratico. Questa volta ho esagerato e devo chiedere scusa", dichiara Ferrara.
"Caro elettore del Partito Democratico – si leggeva nel post, ora rimosso – lo so che ci rimani male nel sentire che 'Renzi ha parlato con De Benedetti dando un'informazione fondamentale che ha consentito all'editore de la Repubblica, La Stampa e l'Espresso di lucrare plusvalenze di 600 mila euro in tre giorni, mentre andavano in fumo i risparmi di migliaia di piccoli risparmiatori'. Stai pensando che sono persone orribili? Forse hai appena strappato o bruciato la tessera del partito pensando che tutto questo sia un sistema amorale, costruito su scambi di favori, informazioni privilegiate e speculazione finanziaria?".
"Ci siamo rimasti male anche noi e specialmente i nostri parlamentari che restituiscono ai cittadini e ai servizi essenziali del Paese milioni di euro di finanziamento pubblico e parte dei loro stipendi per favorire l'impresa grazie al microcredito. "Caro elettore del Pd, il 4 marzo si decide se iniziare a fare gli interessi degli italiani o continuare a fare quelli di chi governa e dei loro amici. Intanto dopo aver strappato la tessera di partito puoi iscriverti qui".
La risposta da parte del gruppo dem in Campidoglio non si era fatta attendere. "L'articolo 49 della Costituzione recita: 'Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale'. Il post di Paolo Ferrara su Facebook, nel quale brucia una tessera del Pd oltre ad essere una pesante offesa per milioni di italiani è un oltraggio alla democrazia e alla costituzione. Dalle bandiere ai libri bruciati è nata la notte della democrazia. Ferrara vergogna. M5S chieda scusa".