A siglare l'intesa la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa e Cassa depositi e prestiti al Mef
Un accordo da 350 milioni di euro per la ricostruzione delle aree del vento Italia colpite dai terremoti nel 2016 e 2017. A siglare l'intesa la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa e Cassa depositi e prestiti al Mef alla presenza del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli.
Le risorse, messe a disposizione da Ceb, confluiranno nel plafond sisma Centro Italia di Cdp e saranno destinate, attraverso intermediari finanziari, a famiglie e imprese per i lavori di riparazione, restauro e ricostruzione dei territori colpiti. L'accordo rafforza ulteriormente la collaborazione tra Ceb e Cdp a supporto di progetti di sviluppo sociale in Italia. Già nel 2016, Ceb ha approvato un finanziamento da 150 milioni di euro per ampliare la dotazione del plafond Beni strumentali di Cdp destinato al finanziamento delle attività produttive delle micro, piccole e medie imprese italiane.
"Questo finanziamento conferma l'impegno della Ceb a sostenere le fasce più deboli della popolazione", ha dichiarato il vice governatore per la Strategia finanziaria di Ceb Monticelli. "Fornire aiuto alle vittime dei disastri naturali e dare una risposta efficace alle situazioni di emergenza rappresentano l'attivita' principale della Ceb, in linea con il suo mandato sociale di strumento di solidarietà a livello europeo". L'amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti Gallia ha evidenziato che "con l'accordo firmato oggi, Cdp rafforza il proprio impegno a supporto di famiglie e imprese del centro Italia colpite dal Terremoto. Abbiamo stanziato circa 5 miliardi di euro per ricostruire gli edifici danneggiati e garantire maggiore flessibilità finanziaria alle imprese, consentendo il rinvio del pagamento dei tributi".
"La prima fase della ricostruzione è stata avviata – ha spiegato De Micheli – i numeri non sono roboanti ma danno un'idea della dimensione concreta. Per la ricostruzione privata sono stati attivati 600 cantieri a fronte di 2.200 domande arrivate. Oggi c'è un segnale decisivo di fiducia, un segnale che il Paese è in grado di affrontare la sfide". "La parola chiave è fiducia e la costruzione della fiducia si basa sul mantenimento delle promesse", ha detto Padoan. "Per mantenere le promesse ci vuole volontà ma anche il lavoro e il meccanismo giusto – ha osservato Padoan – c'è il rischio di fare degli errori ma vanno accettati".
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