L'intervista a Maurizio Pessato, presidente dell'istituto Swg, sulle elezioni in Lazio e Lombardia

Il 4 marzo sarà 'election day'. Non si voterà soltanto per le elezioni politiche ma anche per il rinnovo delle amministrazioni in alcune regioni italiane. Su tutte Lazio e Lombardia. LaPresse ne ha parlato con Maurizio Pessato, presidente dell'istituto Swg.

Il 4 marzo si aspetta un voto fotocopia fra politiche e regionali o gli elettori faranno dei distinguo?

"Andando a prendere i dati degli ultimi election day si vede che c'è un voto disgiunto. Le persone distinguono, certo non lo fanno al 100% perché le aree di appartenenze esistono, ma la percentuale di elettori che voterà in maniera diversa fra politiche e regionali c'è e non è minima. Non si possono fare generalizzazioni, dipende molto da caso a caso ma sul territorio le persone contano.

Nell'ambito del centrosinistra quanto un accordo fra Leu e Pd può cambiare le sorti del voto regionale?

"Un accordo certamente avrebbe un peso anche se è difficile da quantificare. Negli anni si è visto come l'offerta di una coalizione, di una proposta ampia, e la capacità di presentarsi come un alleanza, anche se articolata e composta da diverse sensibilità politiche, incida nei confronti dell'elettorato."

In Lombardia il centrodestra parte favorito. La candidatura di Fontana rispetto a Maroni cambia qualcosa?

"Guardando la storia politica della regione ci sono maggiori probabilità di una vittoria del centrodestra. Il fatto che il candidato non sia il governatore uscente Maroni ma un'altra figura politica potrebbe però creare qualche problema. Anche perché l'esperienza che si è conclusa è stata giudicata complessivamente in maniera positiva"

Capitolo Lazio. Il Movimento 5 Stelle, dopo Roma, ha la possibilità di aggiudicarsi anche la regione?

"Senza dubbio le possibilità del M5S sono maggiori in Lazio che in Lombardia visto che al nord si è dimostrato più debole. Bisogna capire quanto può incidere la situazione di Roma ma, valutando l'elettorato dei 5 Stelle, in questo caso l'election day potrebbe portare ad un favorevole effetto traino anche a livello regionale".

Restando nel Lazio il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, potrebbe essere il candidato vincente per il centrodestra?

"Prima di tutto bisogna vedere se il centrodestra si presenterà unito e non diviso. La figura di Pirozzi è sicuramente simbolica. Lui rappresenta bene il mondo delle realtà locali, le esigenze dei piccoli comuni. Bisogna vedere quanto questo possa poi avere un riscontro ad un livello più generale".
 

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