Gentiloni: “Soldati italiani in Niger per combattere il traffico di esseri umani”

Tra gli obiettivi della missione, che verrà proposta dal governo al Parlamento, anche la lotta al terrorismo

Contrastare il terrorismo e arginare il traffico di uomini. Paolo Gentiloni, dal ponte della Nave Etna, che opera nell'ambito di Eunavfor Med Operazione Sophia, rilancia l'impegno dell'Italia. Rivolgendo i suoi auguri all'equipaggio e ai 6200 militari impegnati nei teatri di guerra rivendica il "ruolo fondamentale" svolto dal nostro Paese contro il terrorismo, "i risultati ottenuti" e gli sforzi fatti "per solidarietà internazionale e per difendere il nostro interesse nazionale".

Adesso, però, il lavoro deve continuare "concentrando l'attenzione e le energie sul mix della minaccia del traffico di essere umani e il terrorismo nel Sahel. Per questo – annuncia dopo gli impegni presi a Parigi – una parte delle forze in Iraq verrà dispiegata nei prossimi mesi in Niger, è questa la proposta che il governo farà al Parlamento, per una missione per sconfiggere il traffico di essere umani e il terrorismo".

Il premier rivendica quanto sin qui fatto dal nostro Paese. "L'Italia è un Paese che accoglie, che è in prima linea contro i trafficanti e che è in prima linea con i diritti umani, aprendo i corridoi umanitari dalla Libia – ha aggiunto – Noi siamo fieri dell'Italia Paese piu pronto quando c'è da salvare vite umane. Contemporaneamente lavoriamo per sconfiggere lo schiavismo dei tempi moderni, il lavoro che si fa per identificare gli scafisti ha raggiunto risultati straordinari. Abbiamo inferto dei colpi che neanche immaginavamo essere possibile infierire".